Alessandro Siani vince l’Ulivo d’Argento, tra il pubblico del Multisala anche Carlo Verdone

Questa volta il Festival del Cinema Europeo premia il comico napoletano per il suo contributo alla Nuova Commedia Italiana. Tra il pubblico anche il regista romano in prima fila.

Alessandro Siani fa il pieno di studenti e di risate. Questa mattina il Multisala Massimo ha ospitato l’incontro tra l’attore e regista campano e gli studenti delle scuole superiori della provincia, e non solo, nella cornice del XX Festival del Cinema Europeo. È questo certamente un modo per avvicinare i ragazzi al mondo del cinema e forse non è casuale la scelta del comico come biglietto d’ingresso al mondo della cultura audiovisiva.

A conclusione della proiezione del primo film da regista, Il principe abusivo, Alessandro Siani ha fatto il suo ingresso in scena, al fianco del direttore del Festival del Cinema Europeo Alberto La Monica e il critico Valerio Caprara, che ha condotto il talk show con l’ospite dell’evento. A fare da buon padrone di casa, c’è stato anche Carlo Verdone, in prima fila, che solo ieri ha presentato il libro a lui intitolato, Carlo Verdone, di Gian Luigi Rondi e che proprio in questi giorni sta esplorando la Puglia in vista del suo prossimo film.

Sotto la sapiente guida delle domande di Valerio Caprara, il comico napoletano intrattiene e racconta la sua vita sul grande schermo, dalle origini ai prossimi lavori. Una menzione va all’età del suo pubblico, ai giovani che sono accusati di non andare al cinema. Ma poi la riflessione, “ogni anno 180mila ragazzi lasciano l’Italia, è la fuga dei cervelli. Ma nessuno parla di dove resta il cuore e questo è doloroso”.

Parole, le sue che oscillano sempre tra la comicità e le riflessioni più impegnate, come, non a caso, il suo primo film da regista che affida la critica sociale ad una storia d’amore condotta da gag e macchiette sullo schermo.

Siani è protagonista della Nuova Commedia Italiana, interpretata da quella nuova generazione di attori che ha trovato spazio in questa settimana all’insegna del cinema, tutta leccese ma con uno sguardo europeo. E l’Ulivo d’Argento finisce nelle mani del comico, per il contributo alla Nuova Commedia.

 



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