
Un film che racconta del tempo e dell’ amore – da sempre grande protagonista nei film del regista italo- turco- e dei sentimenti che colorano la vita. L’amore, al centro dell’esistenza, in tutte le sue forme e sfaccettature.
“Quando ho visto il film, ho pianto” ha confessato l’attrice Carla Signoris – nel cast del film – durante la conferenza stampa di questo pomeriggio presso l’Hotel Risorgimento a Lecce.
Quello di Elena per Antonio, infatti non è un amore qualunque. E’ una passione improvvisa, travolgente e corrisposta. Ma è una passione proibita: Elena sta con Giorgio mentre Antonio è il nuovo ragazzo della sua migliore amica Silvia e in più tra i due sembra non esserci alcuna affinità, né tantomeno stima. Ma l’attrazione tra Elena e Antonio esplode ugualmente, irrazionale, bruciante e contro ogni regola anche a scapito di scompigliare le vite di tutti, amici e parenti. Sono trascorsi 13 anni, Elena è sposata con Antonio, ha due figli e nel frattempo insieme al suo migliore amico Fabio ha realizzato il suo sogno di aprire un locale di successo. Le vite di tutti sembrano realizzate e le antiche turbolenze scomparse. Il nuovo equilibrio subisce però una scossa con l’arrivo di una malattia improvvisa ed insidiosa che colpisce Elena mettendo a dura prova i sentimenti di tutti.
“Non sono ansioso per l’uscita del film” ha dichiarato il regista. “Sarà per l’età – ironizza- ma sono molto soddisfatto degli attori, delle comparse, della scenografia. Di tutto”. Il Salento, poi, gli infonde una serenità che nessuna location ormai riesce a trasmettergli. “Quando ti innamori del Salento, è come quando ti innamori di una persona, non ti fai molte domande, non ti chiedi perché, ti innamori e basta”.
“Quando abbiamo interrotto le riprese per un mese – interviene la bellissima Kasia Smutniak – e siamo ritornati a Roma, ci siamo sempre sentiti per telefono, con Ferzan e gli altri attori. Alla fine, abbiamo scoperto che nessuno è riuscito a stare lontano da Lecce per così tanto tempo. Io sono tornata con una settimana di anticipo e Ferzan è sceso dopo soli dieci giorni. In questa città ho trovato una meravigliosa accoglienza. Giorni fa camminavo per strada e mi hanno fermata per chiedermi se avessi perso il cellulare. Effettivamente l’avevo smarrito e non me ne ero accorta! Mi sono trovata talmente bene, che sarà difficile trovare altrettanto calore in un altro luogo”.
Per Carolina Crescentini – nel film, Silvia – il Salento è stato una rivelazione. “Non conoscevo questa terra. Dopo Mine Vaganti ci sono tornata in vacanza e ora, di nuovo, per lavoro e spero di ritornarci presto. Poi, ogni mattina, nella mia stanza all’Hotel President c’erano i pasticciotti. Non potrò fare a meno di ricordare quest’esperienza ogni volta che vedrò questo dolce tipico del luogo”.
Il Salento, dunque, si conferma ancora una volta luogo di bellezza e cultura, ma non solo. Una delle qualità più apprezzate dal regista e da tutti gli attori che con lui hanno collaborato, è infatti l’accoglienza. “Lecce si è sposata benissimo con il mondo di Ferzan – ha commentato Francesco Arca- perché solo questo luogo sa offrire vera generosità, caratteristica che abbiamo riscontrato in tutti gli abitanti e i collaboratori, nonché tratto distintivo della sua personalità”.
A fare gli onori di casa, insieme all’Assessore regionale alla cultura Silvia Godelli ed Antonella Gaeta di Apulia Film Commision, il Sindaco Paolo Perrone che ha recitato in una piccola parte nella pellicola. “Ormai la politica è mista allo spettacolo e – scherza il primo cittadino – se abbiamo un premier che ha iniziato con la ruota della fortuna, immaginate io che ho iniziato con Ozpetek dove posso arrivare!”.