​Dietrofront di Prete, il centrosinistra torna nel caos. Per il Pd si riapre la caccia al candidato

Ore frenetiche e tesissime in casa Partito Democratico. Negli ultimi giorni era rimbalzato prepotentemente il nome di Alfredo Prete come candidato sindaco per Lecce e tutto sembrava deciso. Ieri, però la bacchettata di Emiliano e il passo indietro dell’imprenditore.

Troppa fretta, troppo rumore, troppa la voglia di iniziare già a correre. Ed ecco allora che il candidato sindaco per la città di Lecce per il centrosinistra non fa nemmeno in tempo a presentarsi che già compie un passo indietro. Domenica da thriller per il Partito Democratico salentino che deve incassare la tirata d’orecchie da parte di Michele Emiliano e il dietrofront di Alfredo Prete.
 
I giochi sembravano fatti, tutto deciso: il centrosinistra, pressoché compatto, avrebbe puntato tutto sul Presidente della Camera di Commercio di Lecce, l’imprenditore navigato Alfredo Prete. Il nome di Prete è rimasto in ballo praticamente ventiquattro ore e sembrava davvero tutto fatto: dal circolo cittadino dei democratici, infatti, era tutto pronto per una conferenza stampa che avrebbe ufficializzato la discesa in campo del numero uno di viale Gallipoli.
 
Insomma, tutto in grande fretta: una fretta che da Bari non è stata propriamente gradita. È stato direttamente il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, infatti, a bacchettare i vertici dem leccesi: nulla contro Prete – rassicurano dall’entourage del Governatore – ma non è stato digerito il metodo. Quel metodo decisamente inusuale per il centrosinistra (abituato a massicce discese in campo e alla trafila delle primarie) per cercare di agire d’anticipo per riconquistare il capoluogo salentino dopo decenni di governo di centrodestra.
 
E poi la ‘mazzata’ finale, il passo indietro direttamente dello stesso Alfredo Prete. ‘Sono stato contattato – ammette – avevamo intavolato un discorso con le dovute garanzie, ma a mancare sono le condizioni politiche’. Tutto da rifare, insomma: dopo il no di Saverio Sticchi Damiani, quindi, ecco anche quello di Alfredo Prete. Per l’imprenditore vedere il suo nome palleggiato sulla stampa e tra i banchi politici non è stato il massimo e poi a mancare ci sarebbe stato un disegno politico unitario che nel centrosinistra al momento sarebbe un miraggio.
 
E adesso? Adesso il Pd è chiamato a una nuova e ulteriore riflessione. Qualcuno non esclude a priori il nome dello stesso Prete per un prossimo e immediato futuro, ma è chiaro che la strada tracciata lo scorso fine settimane è già stata bruscamente interrotta. Lavori in corso.



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