​Famiglie bisognose, fasce deboli e disabilità, la visione di Mastria per una nuova politica sociale a Lecce

Interviene il candidato al Consiglio Comunale tra le file di Lecce Popolare a sostegno di Mauro Giliberti. ‘Al centro del nostro progetto politico individuo e nuclei familiari che necessitano di maggiore aiuto’

“Ciò che poniamo al centro del nostro progetto politico è l'individuo e la famiglia, in particolare gli appartenenti alle fasce deboli che necessitano più di tutti di politiche sociali adeguate”, con queste parole, Raffaele Mastria, candidato al Consiglio Comunale tra le file di Lecce Popolare a sostegno di Mauro Giliberti, dopo aver illustrato i propri progetti per quel che riguarda urbanistica e viabilità cittadina, interviene sulle politiche sociali da attuare da parte del nuovo Governo cittadino.
  
Primo punto quello di un progetto che tenga conto delle esigenze dei più bisognosi e dei commercianti che versano in situazione di difficoltà economica: “Le persone e le famiglie che vivono in condizioni sociali, economiche e di salute precarie devono essere sostenute da personale qualificato nell'erogazione dei servizi. Avvieremo un piano che valorizzi la carta famiglia, un piano che sarà un aiuto concreto per sostenere i nuclei familiari che richiedono di maggiore attenzione, ma anche quei commercianti che versano in stato di difficoltà, in particolare coloro che svolgono la propria attività nelle aree mercato”.
  
Ma al centro della sua azione anche emergenza abitativa a politiche per l’infanzia: “Un bene primario è sicuramente la casa, a tal proposito servono più alloggi di edilizia residenziale pubblica. La politica che attueremo sarà quella di costruire nuove abitazioni in tutti i quartieri, invece di blocchi unici in una sola periferia. La rete dei servizi per l’infanzia dovrà essere potenziata in modo da intervenire in situazioni di degrado e abbandono”.
  
Ma aiuto concreto bisognerà fornirlo anche a chi è affetto da malattie gravi e disabilità: “Particolare attenzione verrà prestata nei confronti di chi soffre a causa di malattie gravi e di disabilità. Non si può assolutamente abbandonare a se stessa la famiglia che è costretta a fare i conti con il dramma di un congiunto affetto, per esempio, da malattia tumorale. Per fare questo è necessario intervenire con politiche sociali di forte sostegno, garantendo, attraverso i servizi sociali del Comune, supporto psicologico e assistenza sanitaria necessari. È indispensabile, altresì, fornire aiuto economico specialmente quando ci si trova di fronte a situazioni in cui si è costretti a recarsi in quegli ospedali situati in altre  province. Chi è affetto da disabilita deve essere messo in condizione di vivere una vita che sia il più possibile priva di disagi, per questo bisognerà eliminare  da tutti gli uffici pubblici le barriere architettoniche, in modo da consentire a chiunque di usufruire dei servizi al meglio”.
  
Per realizzare ciò, per Mastria, è necessaria un’azione di concertazione e sinergia, prendendo come esempio il progetto 'Io Posso', realizzato da Gaetano Fuso: “Ritengo che quando si crea la giusta sinergia tra famiglie, istituzioni ed enti preposti si possono raggiungere traguardi inimmaginabili. Un esempio di quanto affermato è la realizzazione in Salento del progetto ‘Io Posso’ che ha consentito a persone disabili e affette da malattie neurodegenerative invalidanti di poter fare il bagno nel nostro bellissimo mare. Il progetto si è realizzato grazie alla tenacia di un poliziotto salentino, Gaetano Fuso, mio amico e collega affetto da Sla, insieme  all'Associazione 2HE, in collaborazione con il Comune di Lecce, la ASL di Lecce e la Polizia di Stato.



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