A distanza di sei mesi dall’ultima crisi amministrativa, il sindaco di Galatina, Cosimo Montagna, ha rassegnato le dimissioni al termine della seduta consiliare di ieri mattina. Con 10 voti contrari, 5 favorevoli e 1 astenuto, il Consiglio comunale ha bocciato il piano finanziario che prevedeva l’aumento della tassa sui rifiuti urbani.
Già nei giorni scorsi la Giunta galatinese aveva subito uno scossone dovuto alle dimissioni dell’assessore all’Ambiente, Roberta Forte, in disaccordo con la decisione dell’esecutivo di riassestare il bilancio attraverso la maggiorazione della Tari.
Ai sei consiglieri di minoranza si sono aggiunti quattro “dissidenti” delle ex maggioranza che hanno votato contro la delibera di Giunta. Al sindaco Montagna non è rimasto altro che prendere atto delle posizioni espresse dal Consiglio. «Rassegno le dimissioni – ha detto Montagna – nella consapevolezza di aver pienamente aderito al programma elettorale del 2012 e di aver operato in conformità agli obiettivi prioritari indicati nel successivo programma della Giunta. Il risanamento finanziario è stato perseguito con tenacia ed opere di rilevante interesse per la Città sono state programmate e realizzate o avviate alla realizzazione. Il mio unico rammarico quello di non essere riuscito a convincere alcuni amministratori sulle responsabilità che discendono dall'essere Organi di Governo di una Città e che impongono una diversa cultura dell'uso delle risorse pubbliche e sulla necessità di assumere gli equilibri di bilancio, quale obiettivo prioritario per lo sviluppo della Comunità e del benessere dei Cittadini. Auguro a tutta la Città ogni bene per il suo futuro».
A questo punto, anche se il Testo unico degli enti locali prevede un termine di venti giorni per eventuali ripensamenti, appare scontato che le dimissioni del sindaco siano irrevocabili. Adesso la città aspetta il commissariamento che avrà il compito di garantire l’ordinaria amministrazione fino al voto della prossima primavera, quando la legislatura sarebbe comunque giunta a naturale conclusione.
