Stefano Minerva, giovane gallipolino, 30enne, che aveva presentato la sua candidatura già il 13 marzo scorso, avendo la capacità di portare dalla sua una coalizione che non sempre aveva brillato per compattezza, è il nuovo sindaco di Gallipoli.
Il sostegno delle sue liste e l’appoggio al secondo turno di una fetta del centrodestra (uscito stra-sconfitto al primo turno) che aveva battibeccato con Flavio Fasano per tutti i 15 giorni successivi al primo turno, hanno giocato anche il loro ruolo.
Non ce l’ha fatta ma gli va riconosciuto l’onore delle armi, l’avvocato gallipolino Flavio Fasano che ha combattuto come un leone, difendendosi in primis dai problemi giudiziari con i quali aveva dovuto fare i conti in tutta la campagna elettorale essendo stato condannato in primo grado nel gennaio scorso e dai quali continua a dichiararsi, a gran voce, estraneo. Un mix di esperienza (la sua) e di gioventù (tutti i candidati delle 4 liste che lo avevano supportato al primo turno) alla base della rincorsa a Minerva, potendo contare al ballottaggio sul soccorso di Vincenzo Barba storico amico-nemico: ma non è bastato:
sulle 10.629 schede esaminate 5.196 hanno crociato il nome Fasano ma ben 5.433 hanno visto individuato il nome di Stefano Minerva.
La campagna elettorale nella città jonica fin dal primo turno è stata effervescente con punte di vera e propria confusione: Stefano Minerva aveva dalla sua un centrosinistra compatto e coeso, Flavio Fasano, tagliati i ponti con la sua precedente storia politica, si presentava come il nuovo che voleva tagliare i ponti con il passato, Sandro Quintana aveva il suo bel da fare a convincere il centrodestra a riconoscersi in lui come guida ma non riusciva nell’intento perdendo alla fine l’appoggio di Forza Italia e del Senatore Vincenzo Barba e Tommaso Provenzano manifestava la ferrea volontà di tenere duro con una candidatura di rappresentanza radicata nella destra cittadina. Molto rumore aveva fatto l’assenza nella competizione dei Cinquestelle, che per mesi avevano dichiarato la possibilità concreta di scendere in campo e di giocarsela.
Stefano Minerva non è un volto nuovo della politica viste le precedenti esperienze alla guida del Pd giovanile regionale, ma certamente rappresenta una faccia pulita e si cimenta per la prima volta con l’amministrazione della sua città.
Flavio Fasano era stato più volte sindaco di Gallipoli dal 1990 al 2000. Nel giugno del 2000 fu costretto a dimettersi per dissidi interni alla sua maggioranza e dopo un anno di commissariamento l’amministrazione era passata nelle mani del centrodestra, sotto la guida di Giuseppe Venneri che governò dal 2001 al 2006. Al termine del primo mandato, durato per l’intera consiliatura, il Pdl, uscito sfilacciato dal quinquennio di amministrazione, si era ricompattato intorno all’allora Senatore Vincenzo Barba che riuscì a diventare anche Sindaco della Città Bella. Ma il suo mandato restò in piedi solo per un anno (maggio 2006 – giugno 2007) e nel 2007 intervenne l’ennesimo commissariamento (si pensi che dal 2000 al 2016 Gallipoli ha conosciuto ben 6 commissari prefettizi che sono dovuti intervenire a seguito di lacune politiche: Leopizzi, Trovato, De Girolamo, Ciclosi, Petrucci, Aprea). Venneri, fatta pace con Barba, riprese le redini dell’amministrazione nel 2008, ma la sua giunta durò solo fino al 2011. Dal 2012 al 2015 fu la volta di Francesco Errico, a capo di una giunta di centrosinistra, caduta poi nell’agosto dello scorso anno.
A Minerva il compito di continuare a tenere coeso il centrosinistra e di portarlo unito alla prova della guida di Gallipoli, a cominciare dai momenti che si presenteranno a breve con la scelta e l’individuazione della squadra di governo.
Al giovane neosindaco Stefano Minerva l’in bocca al lupo di buon lavoro dalla redazione di leccenews24.it.
Questi i dati del ballottaggio in riva allo Jonio, relativi sia all'affluenza che allo scrutinio seguito scheda dopo scheda da leccenews24:
AFFLUENZA AI SEGGI
Alle ore 12.00: 18,06%
Alle ore 19.00: 42,68%
Alle ore 23.00: 57,54%
I DATI DALLE URNE. I votanti sono stati 11.700
dopo 1465 schde scrutinate: 747 per FASANO, 718 per MINERVA
dopo 1619 schede scrutinate: 826 per FASANO, 793 per MINERVA
dopo 3015 schede scrutinate: 1556 per FASANO, 1459 PER MINERVA
dopo 5790 schede scrutinate: 2909 per FASANO, 2881 PER MINERVA
dopo 7136 schede scrutinate: 3560 per FASANO, 3576 PER MINERVA
dopo 9.000 schede scrutinate: 4.681 per FASANO, 4.802 PER MINERVA.
Siamo alla fine dello spoglio. Sulle 11.700 schede, Minerva mantiene 216 voti di vantaggio.
La percentuale finale: 51, 03 Minerva, 48,97 Fasano.
DATI DEFINITIVI:
10.629 SCHEDE: 5.196 PER FASANO, 5.433 PER MINERVA.
Con Gallipoli e Nardò si conclude una tornata elettorale che ha visto chiamati alle urne ben 23 comuni della provincia di Lecce (21 hanno avuto bisogno solo del primo turno per scegliere il loro primo cittadino) e che leccenews24.it ha seguito scheda dopo scheda (ecco tutti i risultati paese per paese, città per città).
