Adisu Puglia, è bufera dopo la nomina di Alessandro Cataldo alla presidenza

E’ polemica dopo la nomina a presidente dell’Agenzia regionale per il diritto allo studio universitario di Alessandro Cataldo, commercialista del barese. Forza Italia, M5S e persino da Noi a Sinistra piovono critiche al Governatore Michele Emiliano.

Alla Adisu Puglia arriva un revisore dei conti ed è subito bufera. Questo è quello che sta succedendo in queste ore in Regione e negli ambienti accademici delle principali università all’indomani di Alessandro Cataldo alla guida dell’agenzia regionale per il diritto allo studio universitario, alle prese in queste settimane con la definizione delle graduatorie definitive per le borse di studio. Una scelta arrivata direttamente dal Governatore Michele Emiliano per mezzo Decreto e che per questo ha mandato su tutte le furie esponenti dell’opposizione in via Capruzzi, ma anche tante associazioni studentesche. Cataldo, 51enne originario di Triggiano, è un dottore commercialista, imparentato con il suo omonimo Alessandro Cataldo, marito di Anita Maurodinoia, capogruppo al Comune di Bari per la lista Sud al Centro. Forse sarà stata per questa vicinanza con l’esponente dem, o forse sarà stato l’iter che ha portato alla sua scelta, ma sta di fatto che ora si è alzato un potente polverone. La nomina di Cataldo, infatti, arriva direttamente con un Decreto firmato da Emiliano, senza passare dall’approvazione della Giunta e senza alcuna consultazione con la componente studentesca, come regola vorrebbe. Ed ecco, allora, che si scatena la tempesta.

Ci va giù duramente l’opposizione, con Andrea Caroppo, esponente tra le fila di Forza Italia, che attacca i criteri di selezione: ‘Dopo le nomine di Arca Puglia e del Dipartimento della Cultura, oggi arriva quella dell’Adisu. È stato scelto un presidente che, lungi dall’aver esperienza nel campo dell’Università e dell’Istruzione, ha un unico titolo, evidentemente esaustivo per i criteri di Emiliano: è il cugino di Anita Maurodinoia, candidata alle regionali con il Pd. Nessuna di queste nomine – aggiunge – si giustifica con competenze acquisite e riconosciute nei rispettivi settori. Il nuovo vertice dell’Adisu, per esempio, è un commercialista che non ha alcuna contezza dei problemi del diritto allo studio’.

Critiche dopo la nomina anche da parte del Movimento 5 Stelle. Secondo i consiglieri Gianluca Bozzetti e Grazia Di Bari, ‘E’ quanto mai sconcertante che alla guida dell’Adisu Puglia sia stato nominato un commercialista che obiettivamente non ha alcune competenza per ciò che concerne il diritto allo studio. Ma si sa che per il Presidente, proprio come il suo compagno Renzi, valgono di più le parentele e le tessere di partito che non i meriti’. Arriva quindi la proposta-provocazione: ‘Il Presidente ha il dovere di restituire dignità e trasparenza a questa Regione, per questo lo invito vivamente ad annullare tutti le nomine “sospette”, come ad esempio quella dell’Adisu Puglia, di Arca Puglia o del Dipartimento alla Cultura, e bandisca un avviso pubblico che renda finalmente ragione al merito e alla competenza’.
 
Reazioni giungono anche da Noi a Sinistra, con il coordinatore Dario Stefàno che commenta:  ‘La nomina del nuovo presidente dell'Adisu è, per metodo e nel merito, una brutta pagina scritta dal governo regionale nella quale non ci riconosciamo assolutamente.  Non rivendichiamo – prosegue Stefàno – in alcun modo diritti di indicazione ma una necessità impellente: quella di condividere un disegno autorevole che consenta all'agenzia regionale di proseguire la strada imboccata. Tutte le associazioni studentesche esprimono oggi una grande preoccupazione che facciamo nostra e che vorremmo segnasse l'agenda del governo regionale in tema di politiche di diritto allo studio’.



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