Al via il recupero del fabbricato ex Banca Popolare Pugliese. Il Tar sblocca i lavori

Entusiasmo a palazzo di Città, finalmente grazie alla sentenza del Tar di Lecce che ha rigettato il ricorso della ditta Ciullo, riprenderanno le attività di restauro dell’immobile storico donato dalla BPP alla comunità.

L’amministrazione comunale di Parabita festeggia: il Tar di Lecce permette con sentenza che riprendano i lavori per il restauro dell’ex immobile della BPP. Il prestigioso immobile sito nel centro storico è stato donato dalla Banca Popolare Pugliese alla Città di Parabita quale sede storica in cui ha avuto origine uno dei più importanti istituti di credito del Mezzogiorno, e potrà così avere nuova vita.
 
Il recupero e il restauro del fabbricato è stato oggetto di finanziamento per ben 700mila euro, poichè il Comune ha partecipato all’Avviso pubblico diretto al finanziamento di interventi di recupero, restauro e valorizzazione di beni culturali immobili e mobili di interesse artistico e storico.
 
Così, con sentenza depositata ieri, il Tribunale Amministrativo di Lecce pone fine alla vicenda giudiziaria iniziata col ricorso della ditta Ciullo s.r.l. che aveva chiesto l'annullamento degli atti per mezzo dei quali il Responsabile del Settore Lavori Pubblici del Comune di Parabita aveva aggiudicato, in via definitiva, alla società Ecoverde s.r.l. i lavori di recupero, restauro e valorizzazione dell' immobile.
 
Il giudice ha pertanto sancito la legittimità degli atti predisposti dal dirigente comunale e dalla Centrale Unica di Committenza, condannando il ricorrente al pagamento delle spese da liquidarsi in favore del Comune di Parabita per 1.500 euro.

“Siamo, ovviamente, soddisfatti per questa decisione del giudice amministrativo che ci consentirà di avviare quanto prima i lavori di recupero di un immobile storico che potrà essere messo a disposizione della nostra comunità per attività culturali e museali –afferma il sindaco Alfredo Cacciapaglia che si toglie qualche sassolino dalla scarpa – Ancora una volta, i fatti, smentiscono qualche “gufo” che, all’indomani dalla presentazione del ricorso, non aveva mancato di “bollare” come disattenti i dipendenti comunali che si sono occupati della procedura di gara. Smentiti anche coloro che paventavano la perdita del finanziamento concesso” .
 
In passato vicende analoghe hanno interessato il Comune di Parabita che comunque ha sempre avuto modo di uscirne vittorioso: ricordiamo la vicenda del sequestro probatorio dei cantieri dell'ex Convento dei Domenicani e della Scuola di infanzia 'Pisanello'. In quell’occasione il Tribunale Penale del Riesame di Lecce annullò il provvedimento, ordinando la restituzione dei cantieri al Comune di Parabita.



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