Ateneo Islamico. Palazzo Carafa dice di no

Dopo le aspettative, gli incontri formali e il mancato confronto con il Sindaco Paolo Perrone da parte del Presidente della Confederazione delle imprese del Mediterraneo, è arrivato il NO alla proposta di un ateneo islamico nel cuore di Lecce

Un ateneo nel cuore del Mediterraneo. Questo il sogno dell’imprenditore di  Magliano, Giampiero Khaled Paladini, convertito alla religione islamica ed entusiasta nel presentare un po’ di tempo fa un progetto che avrebbe previsto,se fosse andato a buon fine, la prima Università Islamica Italiana.

Un progetto importante, entusiasmante ma che ha destato anche preoccupazioni legate al momento storico che il mondo sta attraversando

«Sarà l’equivalente dell’università Cattolica di Milano ma in chiave islamica, ma la nostra non vuole affatto essere una scuola per imam» aveva preannunciato l’imprenditore.
Dichiarazioni che a quanto pare non sono andate a buon fine dopo l’ufficializzazione del NO arrivato da Palazzo Carafa.

Paladini si era mosso per trovare una sede degna di un ateneo ed era stata individuata nell’ex manifattura tabacchi di Lecce,un complesso industriale in stato di abbandono. La trattativa ad un passo dal compromesso per una cifra di 7 milioni di Euro era , secondo Paladini, garantita da fondi islamici anche se uno dei due,fondo basato in Qatar, smentisce.

Insomma, un percorso difficile e non chiaro riguardante sia il progetto,sia i fondi e i finanziatori, che alla rivalutazione di tutto,dopo incontri e aspettative,ha previsto un NO chiaro e secco.

Non possiamo ignorare l’attenzione nazionale ed internazionale sull’Islam” -dice l’assessore all’Urbanistica Severo Martini- “la proposta dunque,non ci interessa” .

Quasi ad anticipare il NO del Comune, Paladini aveva già dichiarato profetico “Una risposta messa tra le aspettative, ma non mi fermerò,continuerò a mandare avanti il tutto presentando Formazione e Progetto, se saranno idonei e corretti non c’è motivo per cui non debbano essere approvati,dunque senza fare nessuna polemica,ma nella genuinità del progetto stesso,si continuerà a combattere per l’approvazione di un qualcosa che nasce all’insegna della trasparenza con la garanzia che derive fondamentaliste saranno escluse. L’ateneo si presenta come occasione di studio della cultura islamica in una terra dove sono presenti evidenti punti di contatto



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