Avvisi di pagamento del Consorzio Bonifica, sindaci riuniti a Ruffano:’Sospenderne l’esecutività’

I sindaci del sud Salento si riuniscono al Comune di Ruffano per un solo obiettivo: sospendere l’esecutività degli avvisi d’accertamento recapitati in questi giorni a cittadini e agricoltori ad opera del Consorzio di Bonifica Ugento Li Foggi.

Oltre al gran caldo, ci si mettono le tasse. Salate, spesso inique, diciamo pure ingiuste. A queste si aggiungono quelle “a sorpresa”, magari scordate da tempo, che ripiombano prepotentemente creando sgomento e disagio a migliaia di famiglie. Un esempio attuale? Il recapito degli avvisi di pagamento emessi dal Consorzio di Bonifica Ugento Li Foggi. A distanza di oltre dieci anni dalla mobilitazione generale contro quelli che in tanti considerano degli inutili balzelli, ritornano le imposizioni dei contributi (cosiddetti di bonifica) a carico dei proprietari di beni immobili ricadenti nei comprensori di bonifica secondo – a quanto sembra – non meglio precisati piani di classifica. Circostanza che ha visto riunire con urgenza, presso l’aula consiliare del Comune di Ruffano, i sindaci di: Collepasso, Cutrofiano, Ugento, Parabita, Taurisano, Supersano, Casarano, Botrugno, Nociglia, Tuglie e Ruffano. Tutti preoccupati per i propri concittadini a seguito delle cartelle di pagamento ricevute.

Tutti insieme chiedono un intervento del Presidente della Regione Puglia al fine di sospendere l'esecutività degli stessi avvisi per non gravare ulteriormente sull'economia agricola, già duramente provata dai problemi legati a Xylella e IMU. Chiedono altresì un incontro in tempi strettissimi con Michele Emiliano e il Presidente del Consorzio, in persona del Direttore Generale, per un riesame del Piano di classifica anche alla luce delle numerose osservanze presentate dai privanti al Consorzio stesso.

Notizia che le associazioni di categoria proprio non vogliono buttar giù. Un boccone amaro nel quale Federconsumatori rivela addirittura profili di illegittimità. Di fatti, negli avvisi che in questi giorni vengono recapitati, già vengono intravisti dei ricorsi che aprirebbero la strada, quanto meno, a istanze di annullamento in autotutela, da verificare caso per caso. Come spiega, infatti, la Coordinatrice della Consulta Giuridica di Federconsumatori Lecce, avvocato Daniela Fracasso: “Non è contenuta, ad esempio, la precisa indicazione del miglioramento fondiario che il singolo bene trarrebbe dalle opere di bonifica”. “Oggi i Consorzi ritornano alla carica – scrivono in una nota stampa – forti di ulteriori provvedimenti regionali, che però non tengono conto che oramai la stessa esistenza dei consorzi di bonifica è praticamente anacronistica e inutile. Le stesse opere, ove esistenti, sono abbandonate a se stesse e inservibili”.

I presidenti di Federconsumatori delle province di Lecce e Brindisi, rispettivamente Antonio Moscaggiuri e Concetta Somma, hanno già dato mandato ai legali dell’Associazione per individuare ogni utile azione per contrastare tutte le richieste dei Consorzi che dovessero rivelarsi infondate e illegittime.

A prescindere dai tantissimi errori contenuti negli anzidetti avvisi – scrive invece Otello Petruzzi, segretario CISAL Lecceci si chiede a quale titolo viene richiesto il balzello. È arcinoto che i sopra citati Consorzi da anni latitano. Nessun intervento, nessuna iniziativa è stata assunta. I canali, le strade, tutto è nel più assoluto abbandono. Chiediamo l’autorevole intervento di S. E. il Prefetto, dei Signori Sindaci e delle Amministrazioni Comunali per far sospendere il pagamento di quanto chiesto. Ribadiamo  che non trova nessuna giustificazione la  richiesta di soldi, considerata l’incuria, l’assenza, il totale disinteresse dimostrato dai Consorzi negli ultimi anni”.



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