Bocciata la mozione sul grattino. Rotundo, ‘Si delibera in opposizione alla Diffida del Prefetto’

Nel corso del Consiglio Comunale è stata respinta la mozione presentata dai Consiglieri Rotundo e Foresio inerente la sosta regolamentata. Per l’ex Deputato: ‘La maggioranza ha superato ogni limite’

Un Consiglio Comunale non esente da critiche da parte dell’opposizione quello svoltosi oggi a Lecce.

Prima i giudizi non certo positivi da parte del Consigliere Comunale dell’Unione di Centro, Luigi Melica, circa l’approvazione da parte dell’Assise del regolamento sulla vivibilità, poi seguito dalla bocciatura della mozione a firma dell’On.le Antonio Rotundo e del capogruppo del Partito Democratico a Palazzo Carafa, Paolo Foresio sulla sosta regolamentata, il cosiddetto grattino scaduto.

Questa decisione non è andata giù all’ex  Parlamentare salentino che in una nota stampa ha fatto conoscere tutto il proprio disappunto per la decisione presa: “Hanno, forti della loro maggioranza, superato ogni limite e bocciato la mozione che chiedeva semplicemente di rispettare la legge e nonostante la chiara ed incontrovertibile illegittimità dell’attività sanzionatoria conseguente alla scadenza del  grattino esposto nell’auto ed attestante il pagamento della somma adeguata alla durata della sosta, la maggioranza di centrodestra ha deciso di andare avanti sulla strada delle multe e poco importa che  il Prefetto di Lecce abbia preannunciato con una lettera al Sindaco che l’ufficio competente, in sede di decisione dei ricorsi contro le sanzioni che fossero irrogate per effetto della scadenza del tempo di sosta, si atterrà alle direttive ministeriali in materia che non ammettono l’irrogazione di sanzioni”.

Un denominatore comune accomuna le dichiarazioni dei consiglieri comunali di Pd e Udc. L’arroganza del Sindaco e della sua maggioranza: “Non c’è stato niente da fare – conclude Rotundo –  con un atto di arroganza inqualificabile hanno deliberato in evidente opposizione e violazione anche della diffida e messa in mora notificata dalla Prefettura, sicchè unico caso in Italia avremo il Comune che continuerà a fare le multe e la Prefettura che le annullerà, una situazione veramente surreale e senza precedenti, destinata a procurare guasti e danni all’erario, di cui chiederemo conto”.



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