Cambio al vertice di Fse, Andrea Viero nuovo presidente del Cda

Cambio di passo nel governo della società FSE: dopo 22 anni, Luigi Fiorillo lascia il posto di presidente del Cda. Al suo posto Andrea Viero, manager del settore rifiuti. Salvatore Capone, deputato PD:’Oggi si apre una nuova pagina’.

L’Assemblea di Ferrovie Sud Est ha confermato l’impegno del Governo per un decisivo cambio di passo nel governo della società, e soprattutto, per una strategia di rilancio tesa a soddisfare le esigenze dell’utenza territoriale e di quella turistica. Rimosso dunque Luigi Fiorillo dopo una guida, da parte dell’amministratore, durata 22 anni. Al suo posto, come presidente del cda, ecco Andrea Viero, manager del settore rifiuti nonché “fedelissimo” del Ministro Delrio. L’azienda, purtroppo, risulta in difficoltà economiche piuttosto serie. C’è infatti da rimettere in sesto le casse, il cui buco di oltre 240 milioni di euro la dice tutta. E gli alti vertici, con questo cambio gestionale, prevedono dei finanziamenti da parte del Ministero delle Infrastrutture (ovvero il principale finanziatore di FSE).

Da convinto sostenitore del valore strategico della rete Sud Est nel nostro territorioscrive in una nota Salvatore Capone, deputato parlamentare PD – non posso che salutare con grande soddisfazione quanto deciso nella riunione odierna”. “Più volte, in questi mesi, nel corso di un confronto avviato sul tema con il Ministro e il Ministero – prosegue – avevo sollecitato con forza la necessità di un rilancio di questa preziosissima infrastruttura, patrimonio pubblico di enorme valore. Oggi si apre una pagina nuova”.

Non discuto la scelta che rientrava tra le prerogative del socio ed era stata ampiamente preannunciata – dichiara invece Ernesto Abaterusso, consigliere regionale PD – vorrei solo chiedere al Ministro, ai Parlamentari, ai Consiglieri regionali e ai componenti del Governo nazionale e regionale dichiaratisi entusiasti sostenitori di tale legittima scelta, se era proprio necessario fare ricorso ad un professore della pianura padana, per giunta anche condannato dalla Corte dei Conti, stando a ciò che riferisce la Gazzetta del Mezzogiorno, per il tanto agognato rilancio di FSE”.

Io esco dal coro – conclude – e dico che questa scelta rappresenta un atto di arroganza e di protervia nei confronti del Sud e della Puglia che ben avrebbe potuto esprimere esperienze e capacità in grado di soddisfare l'impegno richiesto. E dico anche che se Emiliano ha condiviso tale scelta ha sbagliato anche lui”.