Chi rappresenterà la cultura a livello europeo, nel 2019, è Matera. E su questo non ci piove. Tante pagine di giornale sono state scritte – forse anche troppe – riguardo alle differenze tra il capoluogo salentino e la città lucana. Un discorso che ormai, però, va abbandonato. Non serve più parlarne, soprattutto davanti alla prospettiva che assegna a Lecce una nuova opportunità. La città barocca sarà ufficialmente Capitale della Cultura per l’Italia nel prossimo 2015. Notizia che sarebbe stata confermata proprio dal Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, dopo la proposta avanzata lo scorso 17 ottobre. Titolo che però va condiviso con le altre ‘finaliste2019’, ovvero Cagliari, Ravenna, Perugia, Siena.
Magra consolazione? Non proprio. Giungerà anche qualcosa di concreto: un sostegno economico del governo che aiuterà il progetto leccese a proseguire nel proprio compimento. E tutto ciò anche in relazione alla collaborazione ben accolta della ‘Città dei Sassi’, resasi disponibile alla fusione di entrambi i dossier e team. A quanto pare le ‘cinque sorelle’ della short list dovranno spartirsi un milione di euro per mettere in pratica le idee sviluppate in fase di candidatura. L’ammontare dei finanziamenti, però, rimane un dettaglio ancora da confermare. Fondi che proverrebbero dal Cipe su proposta del Mibact.
Tempo due mesi – non appena consegnata l’apposita proposta al Ministero entro novembre – ed il gioco è fatto. Il provvedimento potrebbe inserirsi nella ‘Legge sulla Cultura’ approvata definitivamente dal Senato per opera del Decreto ideato dallo stesso Franceschini. Insomma, dare l’opportunità ai lavori inseriti nei rispettivi bid book di potersi realizzare diventa più che mai strategico il nostro Paese. Nelle prossime settimane, la discussione in Consiglio dei Ministri.