Centrodestra, aumenta la crepa in Forza Italia: la base in rivolta. Civiche a raccolta

Prima i consiglieri uscenti, oggi la lunga lista dei non eletti: sempre più profonda la frattura creatasi in Forza Italia. Mazzotta sempre più vicino all’idea primarie, mentre la Poli continua il dialogo con le civiche.

Non c’è tregua in Forza Italia. Il partito azzurro capeggiato in provincia da Paride Mazzotta deve risolvere ben più di una semplice grana. Al suo interno si è ormai creata una frattura che, ora dopo ora, diventa sempre più profonda. La “fuga in avanti” del 14 gennaio scorso con il lancio sul tavolo del nome di Adriana Poli Bortone, e il “passo indietro” che in queste ore Mazzotta sta meditando, sta facendo emergere tutte le divisioni e le diverse vedute all’interno di FI.

Paride Mazzotta, di concerto con il Coordinatore Regionale Mauro D’Attis, si sta convincendo sempre più della possibilità di aderire alle primarie, convocate ufficialmente da Lega, Fratelli d’Italia e Direzione Italia per il prossimo 17 marzo. Il dietrofront, però preoccupa. Preoccupa per la credibilità del partito (che si presenterà ovviamente anche alle elezioni europee). I consiglieri uscenti (Battista, Martini, De Benedetto e lo stesso Mazzotta) auspicano le consultazioni primarie, ma la visione non è univoca.

Già nota da tempo la posizione del Direttivo Cittadino che non accetta le primarie non intende sacrificare il peso della Poli, mentre stamane ad uscire allo scoperto sono stati undici non eletti nella tornata del 2017, alcuni dei quali con un peso specifico non indifferente.

“Rispetto delle decisioni prese”

“Chiediamo al partito rispetto e dignità rispetto alla decisione collegiale assunta lo scorso 14 gennaio. In maniera libera e democratica, il Direttivo provinciale ha assunto la decisione di dire no alle primarie e di avanzare un nome serio e credibile per la coalizione e per la città. Ora servono dignità e rispetto, al partito e verso il partito”.

Le poche righe portano la firma di Michelino Ricci, Mariacristina Solombrino, Pamela Calosso, Adolfo Starace, Rita Stefanelli, Nunzia Brandi, Emanuela Sparapane, Olindo Vergallo, Laura De Donno, Mirca Spedicato e Giuseppe Romoli.

Non lo dicono in modo espresso, ma la loro posizione sembra chiara: no alle primarie, sì alla senatrice. Profondo il pantano in cui stanno scivolando i berlusconiani, sempre più spaccati al loro interno. L’ipotesi di ammutinamento che LecceNews24 ha paventato ieri non è affatto una fantasia giornalistica.

Dall’altra parte del fronte ci sono i movimenti civici di area. Da settimane a stretto contatto con la Poli Bortone, i tanti movimenti, associazioni e liste civiche che si sono riunite nella stesura del programma, hanno fissato la convention programmatica aperta a tutti per sabato prossimo, ore 18, all’Hotel Hilton di Lecce. In quella sede proveranno non solo a mostrare i muscoli, ma probabilmente chiederanno ad Adriana Poli Bortone di sciogliere ufficialmente le sue riserve.

 



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