‘A Lecce un clima politico irrespirabile’, la Cgil chiede di abbassare i toni e ritornare al rispetto reciproco

Moscara: ‘Gratuite cattiverie sul carattere, l’età e i corpi dei candidati; al dialogo si sono preferite le offese e gli strali lanciati sui social, sui palchi dei comizi, sulla stampa’.

All’indomani della notizia che ha sconvolto Lecce, quella del plico contenente un proiettile e una lettera intimidatoria inviata al parlamentare salentino Claudio Stefanazzi, una missiva in cui erano contenute minacce anche al Consigliere regionale Alessandro Delli Noci, con evidenti riferimenti all’ esito del ballottaggio nel capoluogo, giunge la dura presa di posizione del neoeletto segretario generale della Cgil di Lecce, Tommaso Moscara.

Quanto accaduto ci scuote: purtroppo è il frutto avvelenato di una delle peggiori campagne elettorali della storia politica del capoluogoscrive Moscara -. Oltre due mesi durante i quali il confronto ha troppo spesso ceduto il passo allo scontro; i fatti e i progetti sono stati soppiantati da mirabolanti promesse e da fake news o, peggio ancora, da gratuite cattiverie sul carattere, l’età e i corpi dei candidati; al dialogo si sono preferite le offese e gli strali lanciati sui social, sui palchi dei comizi, sulla stampa. Il risultato è stata una polarizzazione della città su aspetti che poco o nulla hanno a che fare con le scelte di carattere amministrativo, un clima di odio che sta riportando la città indietro di decenni“.

Minacce inaccettabili e clima politico irrespirabile, è l’accusa che lancia Moscara e che trova la redazione di Leccenews24 assolutamente concorda. Avevamo definito con un eufemismo ‘chiassosa‘, quella campagna elettorale, evidentemente si è andati oltre la pericolosa caciara e si è sconfinati nella delinquenza.

All’onorevole Stefanazzi ed all’assessore Delli Noci giunga la piena solidarietà delle lavoratrici e dei lavoratori iscritti, dei funzionari e dei dirigenti della Camera del Lavoro Territoriale di Lecceconclude Moscara -. Comprendiamo e condividiamo con loro il disorientamento e la preoccupazione che tale vile atto sta provocando. La Cgil Lecce condanna tale deriva ed è sicura che le autorità sapranno accertare le responsabilità e risalire all’identità degli autori, personaggi piccoli che operano nell’ombra e nell’anonimato, criminali che avvelenano il clima anche ad elezioni concluse e dopo che la città ha democraticamente scelto i propri rappresentanti a Palazzo Carafa“.

Quando i toni si alzano in maniera irricevibile e si passa alle offese delle persone succede sempre questo. Gli stupidi e i delinquenti di turno ci mettono il carico, alzano la posta, trasformano le invettive gratuite in minacce. Bisognerebbe pensarci prima e mai dopo quando è troppo tardi. Il danno grave è stato fatto e adesso è del tutto evidente che il campo politico cittadino debba essere al più presto ripulito. La ferma condanna di questi gesti deve essere condivisa e soprattutto non deve essere di facciata. I prossimi approcci al dibattito amministrativo nel capoluogo faranno capire se la lezione è stata imparata ed è servita o si è sempre nella fase delle lacrime di coccodrillo.



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