Costa una querela al consigliere d’opposizione Andrea Guido l’attacco sferrato alla Giunta Salvemini sulla mancata distribuzione delle mascherine donate ai leccesi dalla comunità cinese. Non sono state gradite nemmeno le sue parole sulla gestione dei buoni spesa, una gestione che l’ex assessore all’Ambiente aveva fatto intendere come ‘clientelare’.
«Le affermazioni così come rilasciate dal Consigliere Andrea Guido enunciano un’accusa esplicita contro l’Amministrazione Comunale nel suo complesso, contro gli organi politici che danno gli indirizzi, contro i funzionari per la parte amministrativa. Considerato che gli effetti di tali dichiarazioni a mezzo social network e successivi commenti dei lettori, di contenuto diffamatorio, sono lesivi dell’immagine e della reputazione dell’Ente , nelle persone del Sindaco e dell’Assessore al Welfare Silvia Miglietta, si ravvisa la necessità-opportunità di tutelare gli interessi dell’Ente, autorizzando alla formalizzazione di un atto di querela contro il sig. Andrea Guido autore delle dichiarazioni diffamanti contenute nelle dichiarazioni citate, in quanto ritenute gravemente lesive dell’operato, dell’onorabilità del Sindaco e dell’assessore al Welfare, Silvia Miglietta».
Con queste parole, la Giunta Comunale di Lecce all’unanimità – unica assente l’assessora Angela Valli – ha dato mandato all’avvocato Francesco Calabro di sporgere querela per conto del Comune di Lecce contro il vice-presidente del Consiglio Comunale. Diffamatorie e lesive dell’onorabilità del sindaco e dell’assessora al Welfare Silvia Miglietta le sue parole affidate ad un post su Facebook, per gli amministratori di Palazzo Carafa.
Tutto era nato da un gesto di solidarietà della comunità cinese che vive a Lecce. Quei cittadini avevano sentito il dovere morale di dare un contributo al capoluogo e avevano pensato di donare 28mila mascherine. Il 15 aprile scorso lo stesso sindaco di Lecce, Carlo Salvemini aveva incontrato presso il Centro operativo comunale di Via Giurgola, coordinato dalla Protezione Civile, una delegazione della comunità cinese e aveva preso in carico quei dispositivi di protezione individuale.
La polemica era montata in città una settimana dopo quando il consigliere d’opposizione Andrea Guido, recatosi al centro di Via Giurgola, aveva trovato sugli scaffali le mascherine ed aveva affidato ad un post su facebook le sue riflessioni circa la mancata distribuzione: «Che fine hanno fatto le mascherine donate alla città di Lecce dalla comunità dei Cinesi? Dopo la bella celebrazione mediatica, quei dispositivi di protezione individuale giacciono ancora nel deposito della Protezione Civile. È passata una settimana e nessuno le ha viste, è uno scandalo».
Constatazioni condite da riflessioni personali che, come detto, non sono piaciute all’Amministrazione Comunale che nella giornata di oggi ha dato mandato all’Avvocato Francesco Calabro di sporgere querela. Il legale eserciterà la sua attività gratuitamente, senza pesare sulle casse del Comune.
Ma da Palazzo Carafa ci tengono a sottolineare che nessun clientelismo c’era stato nella distribuzione dei dpi. Si era invece data vita ad un’organizzazione puntuale di concerto con l’Ordine dei Farmacisti di Lecce: «La distribuzione dei dispositivi di protezione veniva dunque affidata a soggetti esterni all’Amministrazione Comunale, guidati da una piattaforma digitale, secondo criteri oggettivi fissati di concerto con l’Ordine dei Farmacisti, a partire dal giorno 24 aprile u.s. presso le farmacie e parafarmacie della città».
Dai palazzi della politica ora la questione passa a quelli giudiziari e bisognerà attendere l’iter per capire se le parole di Guido saranno considerate diffamatorie o rientreranno nel suo diritto di critica all’azione della maggioranza. Si vedrà.
La replica di Andrea Guido
«La Giunta di Carlo Salvemini mi querelerà, reagendo in maniera scomposta ai miei rilievi e soprattutto confermando sia il corto circuito sui codici per la distribuzione delle mascherine, sia la volontà di tenere in piedi una cortina di fumo sui buoni pasto. Invece di querelarmi sarebbe stato più utile dire ai leccesi quello che è successo». Con queste paroleì il consigliere comunale Andrea Guido ha commentato la notizia della querela che l’ esecutivo di Palazzo Carafa formalizzerà nei suoi confronti. «La mia era denuncia, affidata a un post su Facebook, in merito ai ritardi e la alla mancata trasparenza nella distribuzione delle mascherine e nell’attribuzione dei buoni pasto da parte dell’amministrazione comunale».