Condannato per concussione, il Prefetto sospende il sindaco di Morciano di Leuca

Il primo cittadino del piccolo centro sud salentino, Giuseppe Picci, è¨ stato sospeso dalla sua attività di primo cittadino dal Prefetto di Lecce Giuliana Perrotta. Provvedimento adottato in virtè¹ di una condanna a dieci mesi che pende sul capo di Picci.

Lo scorso 16 ottobre è stato condannato a 10 mesi per concussione e, a seguito di questo provvedimento emesso dal gup del Tribunale di Lecce, è stato sospeso dalla sua attività di sindaco. La “punizione” è stata firmata dal Prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta ed ha colpito il primo cittadino di Morciano di Leuca, Giuseppe Picci.

Provvedimento che ha solo visto la perfetta applicazione del comma 1 dell’articolo 10 del decreto legislativo 235 del 31 dicembre 2012, ovvero la cosiddetta “Legge Severino”, che dispone norme più severe del passato in materia di incandidabilità e divieto di ricoprire le cariche elettive e di Governo in seguito a condanne.

Il sindaco Picci era stato coinvolto, insieme al comandante della polizia municipale di Morciano Giovanni Anastasio, in un’inchiesta relativa alle presunte pressioni subite dai titolari di un chiosco che vende dolci nella Marina di Torre Vado. In particolare, al primo cittadino e al capo dei vigili veniva contestato di avere cercato di convincere alcuni commercianti a non produrre e vendere crepes, nonostante l’autorizzazione in dotazione lo prevedesse. Secondo la pubblica accusa, tale sollecitazione era finalizzata a favorire un altro venditore ambulante, specializzato appunto nella produzione di crepes. I fatti contestati risalgono al 2009.

Al termine del rito abbreviato, il giudice Simona Panzera ha accolto le ipotesi accusatorie e condannato entrambi gli imputati a 10 mesi di reclusione con sospensione della pena. Appena la sentenza è stata acquisita dalla Prefettura, il prefetto ha disposto la sospensione di Picci. L’amministrazione comunale di Morciano sarà retta dal vicesindaco in carica.



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