Congresso Pd, cambiano i meccanismi di voto

La Commissione di Garanzia di Roma fa chiarezza sulle modalità di voto che devono essere trasparenti. Sull’elezione del segretario provinciale non peseranno piè¹ le tessere ma la maggioranza dei delegati.

In questi giorni di polemica, a calmare le acque ed agire per il meglio, è la Commissione di Garanzia. Dalla sede di Roma è giunta ieri la modifica del meccanismo di voto: non saranno più le tessere a pesare sull’elezione del segretario provinciale, ma solo il voto dei delegati.

Il congresso del Partito Democratico salentino si avvicina e, nel clima di tensione e di polemica nato nelle ultime settimane,  la Commissione di Garanzia di Roma cerca di fare chiarezza e punta su metodi che lascino spazio alla trasparenza. Così, ieri, è arrivata la decisione  di cambiare le regole del gioco. Le tessere avranno comunque il loro peso nelle elezioni che si terranno nei circoli cittadini, ma a vincere il congresso provinciale sarà chi totalizzerà la maggioranza dei voti dei delegati. Non cambia la regola del cinquanta più uno al primo turno.

La decisione romana dovrebbe, dunque, placare la situazione di incertezza, aprendo la strada ad una nuova “politica” di chiarezza.

Ma da Roma non è tutto. Per gli organi nazionali, il cambiamento  del meccanismo di voto – dovuto alle polemiche sorte nell’ultima settimana, in seguito alla “denuncia” del candidato Alfonso Rampino – necessita di un’osservatore che monitorerà la situazione, assicurandosi che tutto vada come previsto.



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