Domani sarà il grande giorno dei Congressi nelle circoscrizioni territoriali del Partito Democratico. Ormai è certo che a contendersi la segreteria provinciale leccese, al secondo turno, saranno Piconese e Rampino.
L’attesa è finita, ora non c’è più spazio per le chiacchiere, per le promesse, per gli annunci e gli slogan. Fra meno di 24 ore, infatti, sarà il giorno della verità per il Pd salentino, che oggi negli ultimi 5 congressi di circolo (a Patù, Veglie, Novoli, Palmariggi e Carmiano) eleggerà gli ultimi 12 delegati. Dal voto però non dovrebbero arrivare grosse sorprese. La sfida ormai è decisa. Il cuperliano Salvatore Piconese non ha centrato l'obiettivo del primo turno che si era prefissato ma resta primo.
Secondo è invece Alfonso Rampino, che ha sorpassato Vincenzo Toma e da ieri lo stacca di sette delegati. Un numero che lascia poche possibilità di stravolgimento, visto che dei 12 delegati che saranno eletti oggi, 4 sono a Patù, il comune dei record che sostiene Piconese. Per battere Rampino, quindi, Toma dovrebbe portare a a casa i restanti 8, lasciando tutti gli altri a secco.
La sua esclusione è quindi praticamente certa anche se ancora non matematica come lo è invece quella del renziano Edoardo Santoro. Il sindaco di Cursi si è infatti fermato a 27 delegati ma è corteggiatissimo da Piconese per il ballottaggio.
Si andrà al ballottaggio, quindi, in otto congressi provinciali su 88. C’è anche Lecce, insieme ad altre sette realtà, Brescia, Versilia, Perugia, Roma, Crotone, Parma e Teramo. A renderlo noto le agenzie di stampa che confermano un’ ipotesi che già, calcoli alla mano, era andata prendendo corpo nei giorni scorsi.
