Consiglio comunale. La voce degli ex Lsu risuona a palazzo Carafa

I lavoratori in agitazione da tempo e protagonisti questa mattina di numerosi presidi hanno scelto di fare irruzione durante i lavori dell’Assise comunale. Il Consiglio si mobilita a sostegno delle istanze e si appella ai parlamentari salentini.

I lavoratori in agitazione da tempo e protagonisti questa mattina di numerosi presidi hanno scelto di fare irruzione durante i lavori dell’Assise comunale. Il Consiglio si mobilita a sostegno delle istanze e si appella ai parlamentari salentini 

Una rabbia che non si arresta, che è partita questa mattina da via Cicolella e si è diretta verso il centro della città, fino al presidio ai piedi di palazzo dei Celestini e, come forse era prevedibile, ha fatto irruzione nell’aula del Consiglio comunale mentre i lavori del pomeriggio erano in corso.

E mentre in aula si parlava di bilancio di previsione,  di conti, di tagli applicati dal governo centrale – dopo l’amara riflessione del consigliere Antonio Torricelli che ha evidenziato il flop della riscossione dell’evasione tributaria – gli addetti alle pulizia nelle scuole hanno scelto palazzo Carafa come tetto per la notte.

Guidati da Valentina Fragassi, di Filcams Cgil, i protestanti hanno illustrato ai consiglieri la difficile situazione in cui vivono, tra dimezzamento delle ore lavorative, annullamento del tavolo regionale, una legge di stabilità che non convince. I capigruppo al Comune, allora, hanno deciso di prendere in mano la situazione e si sono allontanati per poi rientrare tra gli scranni  con, alla mano, un ordine del giorno indirizzato al Governo e al Ministero dell'Istruzione: la richiesta è semplice e riguarda la sospensione della procedura di gara  che ha portato all'affidamento del’appalto nelle mani della multinazionale tedesca Dussman, con un ribasso del 60%.

E’ arrivata, poi, la tegola della notizia in base alla quale lo stanziamento di dieci milioni di euro è destinato ai soli ex Lsu della Calabria. Il commento del parlamentare di FI, Roberto Marti, è amaro “la proposta dei senatori pugliesi di Forza Italia è stata bocciata con il parere contrario del Governo e dei due relatori, D'Alì (Alfaniano) e Santini (del PD), per una mera presa di posizione politica. I fatti stanno dimostrando che il sostegno ad Angelino Alfano sta penalizzando proposte che provengono dal gruppo dei parlamentari pugliesi di Forza Italia, i quali hanno giustamente chiesto che insieme ai diritti degli ex Lsu della Calabria fossero garantiti anche quelli dei nostri concittadini pugliesi. Basti pensare che in Puglia gli ex Lsu sono quattromila e, nella sola provincia di Lecce, duemila”.

Tutto il sostegno ai lavoratori, quindi. Solidarietà anche dall’assessore regionale, Loredana Capone "Non solo abbiamo espresso piena solidarietà ai lavoratori ex Lsu che svolgono i servizi di pulizia nelle scuole pugliesi, ma abbiamo chiesto di sospendere i lavori del consiglio per scrivere e approvare un ordine del giorno unitario che impegni il Ministero a revocare le procedure di gara che penalizzano i lavoratori e il servizio reso nelle scuole di Puglia, e a chiedere a tutta la deputazione parlamentare regionale di reperire le risorse per assicurare la continuità dei servizi resi finora" .

"Il governo – ha proseguito Loredana Capone – ha trattato i territori in maniera diversa e la Puglia risulta penalizzata. Penalizzati soprattutto i lavoratori ex Lsu che percepiranno un reddito più che dimezzato, sotto la soglia di povertà. Penalizzati i lavoratori delle scuole di Puglia e gli studenti che avranno servizi di gran lunga inferiori a quelli sinora garantiti".
"Siamo indignati per quanto accaduto – ha concluso l’assessore – e chiediamo al Ministro di intervenire rispetto all'assurdità di un ribasso del 60% inidoneo a garantire la qualità dei servizi resi".



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