La riaccensione delle telecamere nella ZTL innesca la polemica. ‘Noi per Lecce’ boccia la proposta di Scorrano

Duro battibecco tra Marco Nuzzaci, Marco Giannotta, Gianluca Borgia di Noi per Lecce e il consigliere d’opposizione Gianpaolo Scorrano

A Lecce non sono certo tempi di pax politica e di collaborazione quelli tra la Giunta di Palazzo Carafa e la maggioranza che la sostiene e i consiglieri di opposizione. Dopo la querela nei confronti di Andrea Guido a cui il centrodestra ha risposto in maniera dura, la polemica si accende sull’apertura delle zone a traffico limitato del centro storico della città.

Le telecamere al momento sono spente fino al 17 maggio, data in cui dovrebbero tornare a funzionare per evitare il rischio di un traffico selvaggio che il capoluogo si è messo alle spalle nelle sue zone di pregio artistico, quelle nelle quali si anima anche la movida salentina.

Tutto nasce dalla proposta del consigliere d’opposizione Gianpaolo Scorrano che aveva chiesto al Primo Cittadino e all’assessore alla Mobilità Sostenibile Marco de Matteis di procrastinare la riaccensione di quelle telecamere: «mi permetto di suggerire sommessamente al sindaco di ‘congelare’ per tutto il 2020 il piano della ZTL recentemente passato in commissione e di rinviare fino a data da destinarsi o comunque fino a dopo l’estate, la disattivazione delle telecamere della ZTL per aiutare così tutte quelle attività del centro storico che, coraggiosamente, decideranno di riaprire (tra prescrizioni e misure di sicurezza) con la sola possibilità di asporto. È del tutto evidente, infatti, che se il prossimo 17 maggio dovessero tornare in funzione le telecamere, nessun leccese, salvo i pochi residenti del centro, potrà usufruire realmente di quell’unico servizio ad oggi ‘concesso’, condannando tristemente i già provati titolari degli esercizi ad abbassare definitivamente le saracinesche ed a mandare a casa tutti i loro dipendenti (che ancora oggi sono in attesa della famosa cassa integrazione).

Noi per Lecce scende in campo a difesa del Sindaco

Una provocazione strumentale quella di Scorrano, a detta del gruppo di maggioranza Noi per Lecce che scende in campo a spada tratta per difendere Carlo Salvemini, impegnato in questi giorni, assieme al vice Alessandro Delli Noci e alla sua giunta, per porre in essere tutte le attività di competenza del Comune per garantire un’adeguata Fase 2 ai cittadini.

Marco Nuzzaci, Marco Giannotta, Gianluca Borgia (nella forto a corredo del post non manca anche l’assessora Angela Valli) criticano quella che considerano una sortita infelice da parte di Gianpaolo Scorrano.

«Fa veramente specie leggere le dichiarazioni rilasciate dal consigliere Scorrano sulla zona a traffico limitato del Comune di Lecce. La ZTL disattivata in questi mesi, come già più volte ribadito dall’assessore Marco De Matteis, è stato un provvedimento messo in atto per andare incontro ai tanti volontari che hanno prestato assistenza in questo periodo di emergenza (molto spesso con le proprie auto private) e per dare contestualmente la possibilità agli uffici di limitare al massimo l’affluenza per la richiesta di rinnovo pass, garantendo sicurezza e salute per lavoratori e cittadini».

Le valutazioni del gruppo di maggioranza fanno presagire che il Comune quelle telecamere le riattiverà facendo tornare in auge l’organizzazione che la città si era data negli ultimi decenni.

Ma la stilettata all’opposizione arriva nel momento in cui i consiglieri di maggioranza fanno notare che se si dovessero lasciare transitare tutte le auto nel centro storico non si potrebbe poi prevedere l’aumento del suolo pubblico messo a disposizione degli esercenti che operano in zona a traffico limitato. E’ questo il provvedimento pensato per venire incontro agli imprenditori: un’iniziativa studiata che porterebbe all’assegnazione di più posti all’esterno senza aggravi di tasse, al fine così di rispettare le norme sul distanziamento sociale che riducono irrimediabilmente i coperti per i ristoratori.

«Ricordiamo che il centro storico – dicono da Noi per Lecce – è un quartiere residenziale abbastanza popoloso e che le limitazioni di accesso favorirebbero appunto gli operatori della ztl che godrebbero di una notevole porzione di mercato, senza contare le innumerevoli piattaforme di delivery attive,espletate con l’ausilio di mezzi alternativi(bici e scooter che non hanno alcuna limitazione). Ricordiamo al consigliere Scorrano che l’amministrazione si sta adoperando per garantire agli operatori deroghe alle occupazioni di suolo e pertanto non si capisce come il passaggio delle auto possa convivere con maggiori occupazioni di suolo pubblico e distanziamento sociale da rispettare. Senza considerare l’aspetto fondamentale relativo alla vivibilità dei residenti».

La replica di Scorrano

Puntualizzazioni che non hanno convinto Gianpaolo Scorrano, in foto, che si aspettava la risposta del sindaco e non dei colleghi consiglieri. Parole dure quelle con le quali ha commentato l’intervento di Noi per Lecce e che certamente contribuiscono a surriscaldare il clima.

«Apprendo, infatti, da terze persone, di un post a sei mani (forse due non erano capaci) con il quale nel goffo tentativo di mettersi in luce, i “consiglieri” di “Noi per Lecce” (meglio “Noi per Noi stessi”) certificano unicamente la loro scarsa capacità di comprendonio, sia della lingua italiana che dei problemi della gente.
E non vi è chi non veda, infatti, come, a fronte di stringenti misure di prevenzione che consentiranno prevalentemente la sola attività di asporto per molti esercizi del centro storico, la possibilità di facile accesso carrabile (anche solo a fasce orarie o a tempo) e la relativa proroga di spegnimento delle telecamere ZTL (fino al termine dell’emergenza) sarà vitale per non decretare il fallimento di molte di esse».

Appena la politica si sposterà dalle video convocazioni all’attività d’Aula difficile pensare che il clima sarà quello della collaborazione. Troppo distanti le posizioni su tutto e i toni non aiutano di certo.



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