Corte d’Appello, Pagliaro: ‘Con la Regione Salento chiusura scongiurata’

Nel giorno dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, torna il dibattito sul tema del riordino della giustizia: Lecce e il Salento rischiano di perdere la sede della Corte d’Appello, con il conseguente accorpamento con la sede di Bari. Da Forza Italia arrivano le reazioni.

Il problema è più attuale che mai e, ovviamente, è tornato prepotentemente alla ribalta questa mattina in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno giudiziario: Lecce rischia di perdere la sezione distrettuale della Corte d’Appello che, stando ad un possbile piano di riordino della geografia della giustizia italiana, potrebbe poi essere accorpato a Bari.

Il presidente della Corte salentina Marcello Dell’Anna lo ha ribadito nella sua relazione: ‘La chiusura della sede salentina sarebbe un non senso, tenuto conto anche delle precarie condizioni in cui riversa, altrettanto, la Corte d’Appello del capoluogo regionale’.

Sulla vicenda, come prevedibile, il dibatto è destinato ad infuocarsi nei prossimi mesi. Intanto c’è da registrare la posizione di Forza Italia: a parlare è il Responsabile del dipartimento regionalismo, federalismo e identità territoriali e componente dell’ufficio nazionale del partito di Silvio Berlusconi Paolo Pagliaro, già presidente del Movimento Regione Salento. ‘Spero che non si arrivi ad udire il de profundis della anche della Corte di Appello di Lecce – commenta Pagliaro – per assistere alle proteste intempestive e propagandistiche dei politici salentini. Inutile dire che se ci fosse la Regione Salento, sarebbe tutta un'altra storia’.

Con una regione autonoma, secondo Paolo Pagliaro, la Corte del Salento non rischierebbe la chiusura, dovendo salvaguardare gli interessi di una comunità, nel rispetto del principio di prossimità. ‘Non è la prima – aggiunge – e nemmeno l'ultima istituzione che rischia di essere cancellata dal territorio. Ogni giorno -conclude la sede di un ente importante si vede al centro di qualche scellerato progetto di accorpamento verso il capoluogo regionale. Idee che comprimono i diritti dei cittadini delle Province di Lecce, Brindisi e Taranto, senza che la politica riesca a fare fronte comune’.



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