Tempi duri per i sindaci salentini: a Veglie arriva il Commissario, mozione di sfiducia a Tricase, richiesta di dimissioni a Lizzanello

Dopo la pausa delle polemiche nel periodo della quarantena, il Salento si scopre a prova di crisi amministrative. A Veglie si è già insediato il Commissario Prefettizio

Il post covid si è dimostrato particolarmente agitato da un punto di vista politico nel Salento. Se a Lizzanello 5 consiglieri chiedono le dimissioni immediate del primo cittadino Fulvio Pedone e a Tricase 9 consiglieri hanno presentato una mozione di sfiducia contro il sindaco Carlo Chiuri, a Veglie si è già insediato il commissario prefettizio dopo la fine dell’amministrazione Paladini.

Veglie

Nel comune del Nord Salento, il Consiglio Comunale, nella seduta straordinaria di ieri, ha approvato la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Claudio Paladini, che è decaduto dalla carica di primo cittadino. Così il Prefetto di Lecce, Maria Teresa Cucinotta, ha nominato la sua vice, la dottoressa Paola Mauro, a commissario per la provvisoria amministrazione del Comune di Veglie con i poteri del sindaco, della giunta e del consiglio comunale.

Tricase

Anche nel Basso Salento, le cose non vanno meglio per i sindaci. Sono 9, infatti, i consiglieri comunali che hanno presentato una mozione di sfiducia nei confronti di Carlo Chiuri.

Il documento porta la firma di tutti i consiglieri di opposizione (Fernando Dell’Abate, Dario Martina, Nunzio Dell’Abate, Maria Assunta Panico, Vito Zocco, Giuseppe Peluso, Federica Esposito, Alessandro Eremita) più quella di Francesca Sodero del Movimento 5 Stelle che era stata negli ultimi mesi l’ago della bilancia. La Sodero era stata candidata a sindaco per i pentastellati nella tornata elettorale vinta da Chiuri.

I consiglieri firmatari chiedono al Presidente del Consiglio Dario Martina, ‘a norma dell’articolo 97 del regolamento del consiglio comunale di inserire la mozione in oggetto affinché possa essere discussa nella prima assise utile, secondo i tempi e le modalità previste onde procedere la sua votazione per appello nominale, ex art, 52 decreto legislativo 267/00’.

Parole dure quelle contro il primo cittadino accusato di essere andato avanti a suon di rimpasti della Giunta con continue riassegnazioni di deleghe assessorili, concessioni di incarichi a consiglieri, il tutto in assenza di una guida politica che – a detta degli oppositori – avrebbe immobilizzato del tutto la macchina amministrativa tricasina.

Lizzanello

Non vanno meglio le cose a Lizzanello nell’hinterland del capoluogo, dove 5 consiglieri d’opposizione hanno chiesto le dimissioni immediate del primo cittadino, considerato politicamente responsabile delle vicende giudiziarie che potrebbero riguardare l’assessore ai Lavori Pubblici e l’ex dirigente del Settore Economico Finanziario, dopo la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura. Per la minoranza il primo cittadino avrebbe dovuto prendere subito le distanze dall’esponente della sua Giunta.

(in copertina, Aula Consiliare di tricase – ph. ilgallo.it)



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