Da sempre il sindacato salentino di Polizia Penitenziaria batte i piedi in relazione all?annoso argomento. Sul posto di lavoro, gli agenti devono essere dotati degli strumenti necessari per portare a termine i loro servizi nel migliore dei modi. Servono uomini, unità , mezzi. Altrimenti, possono verificarsi episodi spiacevoli; uno, in particolare, ha riempito le pagine dei giornali ? anche nazionali ? facendo emergere le falle della questione sicurezza, tanto all?interno delle carceri quanto verso il personale operante. L?occasione giusta per discuterne, però, è avvenuto proprio oggi. Al centro di una riunione avvenuta stamattina in Prefettura, infatti, c?erano le modalità da adoperare nell?invio di persone detenute presso le strutture sanitarie, cittadine ed extra cittadine. Il segretario provinciale dell?OSAPP, Ruggiero Damato, contattato telefonicamente da Leccenews24.it al termine del summit avvenuto col Prefetto, Claudio Palomba, rivela: «Un incontro molto proficuo. Siamo sulla strada giusta, finalmente, grazie alla grande disponibilità del Direttore Generale della ASL Lecce e del dirigente della Casa Circondariale».
Damato entra poi nel dettaglio:«Nel giro di 15/20 giorni riapriranno gli ambulatori interni per le uscite riguardanti, ad esempio, fisioterapia, medicazioni ed ecografie varie. Le esterne, invece, si effettueranno solo nei casi di reale emergenza». Del resto, l?80% dei pazienti abbisogna nella maggior parte dei casi di visite non gravi. «Diverso invece è quando ci si trova davanti ad un caso di infarto o approfondimenti medici specifici». Peraltro, nella struttura di Borgo San Nicola sono già presenti le apparecchiature necessarie per rispondere alle varie esigenze. Ma allora perché questi ritardi? «C?è tutto, mancano soltanto gli accessori supplementari, tipo alcune prese elettriche, giusto per intenderci».
Al rappresentante territoriale del Governo, però, il sindacato autonomo viene presentata un?altra faccenda importante:«All?imminente apertura del reparto pediatrico nella sede carceraria, bisogna far fronte con almeno altre quaranta unità . Così come la videosorveglianza interna e alcune telecamere montate attorno al muro di cinta. Anche qui ci è stato confermato che massimo entro la fine dell?anno le nostre richieste dovrebbero essere accontentate».
« Vogliamo precisare ? conclude Damato ? che l?OSAPP si dice sempre disposto ad andare incontro alle esigenze di qualsiasi ente. Eppure non ci stancheremo mai di ribadire quanto importante sia disporre di mezzi freschi e uomini nella giusta misura numerica, legata a delle reali esigenze».
