Salvemini resta in sella. Centrodestra disposto a dimettersi in massa, ma manca la 17ma firma

Alla riunione per apporre la firma sul documento di dimissioni si è presentato il centrodestra al gran completo. Mancava solo la Consigliera Gigante la cui assenza è stata determinante.

centrodestra

E alla fine la 17ma firma utile allo scioglimento del Consiglio Comunale, con la conseguente caduta dell’Amministrazione di Carlo Salvemini, non è arrivata e, per il momento, il primo cittadino resta in sella.

Si è presentato quasi al gran completo, questo pomeriggio, alle ore 17.00 in punto, il centrodestra di Palazzo Carafa davanti al Segretario Comunale, per apporre la firma di ogni singolo consigliere, sulla lettera di dimissioni che avrebbe sancito la parola fine a questo Governo cittadino. Quasi, perché, all’appello, mancava la consigliera Paola Gigante che si trova in viaggio in Thailandia.

Dopo i tentennamenti delle ultime ore di qualche consigliere della maggioranza e il tentativo di arruolare tra i dimissionari il pentastellato Fabio Valente e il vicepresidente del Consiglio Marco Nuzzaci – inviti restituiti prontamente al mittente – si era finalmente raggiunta l’unanimità di tutta la coalizione. E in effetti tutti avevano palesato chiaramente la disponibilità a dimettersi ma, un intoppo burocratico ha fatto sì che le  tanto agognate 17 firme non si siano raggiunte.

All’appello, infatti, è mancato proprio “l’autografo” di Paola Gigante che sì ha inviato via Pec le dimissioni solo che, particolare di non di poco conto, l’atto non ha alcun valore.

Quale sarà il destino di Carlo Salvemini e della sua Giunta ancora non è dato a sapersi bisognerà aspettare l’Assise Cittadina nella quale si discuterà il bilancio, certamente, al momento, l’ipotesi di un lungo commissariamento della città nei prossimi mesi rimane quella più accreditata.



In questo articolo: