Discarica di Cavallino: è caos di rifiuti per le strade e nelle stanze della politica

Alcuni esponenti della politica locale hanno rilasciato dichiarazioni riguardo all’ampliamento della discarica di Cavallino. Sono numerose le opposizioni e oggi, intanto, si terrà la conferenza dei servizi per cercare di uscire da questa intricata situazione.

In questo periodo quello dei rifiuti è un tema che sta scaldando gli animi. In molte occasioni ci si imbatte in angoli di Salento colmi di rifiuti, in realtà bellissimi, deturpati da sacchetti di spazzatura che fanno male alla vista e al cuore di chi ama questa terra. Questo problema si presenta in tanti comuni salentini anche a seguito del blocco delle attività della discarica di Cavallino, per quel che riguarda l’immediato hinterland del capoluogo. 
 
Fra i tanti che si oppongono all’ampliamento della discarica cavallinese, e all’apertura di altre, è presente il capogruppo di FI Andrea Caroppo. “Quanto sta accadendo oggi nei Comuni dell’ex ATO LE1 a partire da Lecce – sostiene Caroppo – non dimostra che sono necessarie nuove discariche, ma che il piano della sinistra è inadeguato ed è ora di dire basta. Occorre – continua – la completa chiusura del ciclo per una Puglia a “discariche zero”. 
 
Nonostante i pareri negativi di ASL e ARPA, il capogruppo di FI afferma che è inammissibile anche l’apertura della discarica di Corigliano “proprio sopra la falda da cui ci abbeveriamo tutti”. Gli interventi effettuati dalla maggioranza dei paesi europei, invece, riguardano lo smantellamento delle strutture che inquinano l’aria, il suolo e il sottosuolo. Inquinamento che “magari tra qualche anno scopriremo essere alla base della elevatissima incidenza di tumori nel Salento”. Un paragone, questo, che Caroppo tiene a sottolineare. 
 
“Emiliano, invece, da una parte strizza l’occhio all’utopico slogan “rifiuti zero” e dall’altra autorizza nuove discariche” denuncia il capogruppo FI, che chiede di sospendere l’iter per l’ampliamento di Cavallino e l’apertura di Corigliano, per cominciare a costruire un ciclo completo a “discariche zero” sul modello europeo. 
 
Il sindaco di Cavallino Michele Lombardi e l’assessore all’Ambiente Gaetano Gorgoni, però, hanno voluto chiarire alcuni punti, sostenendo che “gli impianti per la gestione dei rifiuti sono unanimemente indispensabili, com’è d’altronde il servizio che svolgono. Ma poi – continuano – nella quotidianità vengono sistematicamente osteggiati per motivazioni diverse, che vanno dalla speculazione politia volta ad ottenere visibilità mediatica e facili consensi fino all’indisponibilità a volersi assumere qualsiasi tipo di responsabilità, fosse anche di fronte al rischio di generare un’emergenza dalle conseguenze imprevedibili”. 
 
Inoltre, ad essere favorevoli alla chiusura completa del ciclo dei rifiuti, sono i consiglieri comunali di opposizione del Comune di San Cesario per Forza Italia Massimo Liaci e Fernando Coppola, quest’ultimo Vice Presidente della Provincia di Lecce. “Se ieri era un sospetto – affermano – oggi è una certezza: l’emergenza rifiuti nell’ex ATO LE 1 è solo un modo per accelerare il mega ampliamento della discarica di Cavallino. Lo confermano alcune prese di posizione odierne e l’assordante silenzio dei Sindaci interessati”. Quello che preoccupa i due consiglieri è la salute dei cittadini. 
 
Oggi, intanto, la conferenza dei servizi per cercare di sbloccare una situazione che potrebbe aggravarsi. “Ci auguriamo – dichiarano Coppola e Liaci – che a partire dalla conferenza dei servizi, abbiano a cuore la salute dei loro cittadini (anzichè i fondi) e spingano la Regione a una chiusura completa del ciclo dei rifiuti che faccia a meno di mortali discariche”. 
 
L’incontro a Bari si spera possa portare al superamento dell’impasse che ha portato, tra le altre cose, la città di Lecce a svegliarsi tra i cumuli di rifiuti che debordavano dai cassonetti in uno spettacolo impietoso. 
 
di Eugenia Giannone



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