Ex Bat, ecco l’ultima spiaggia. Il 12 maggio si ridiscute la vertenza

Era previsto per questa mattina un incontro nella sala consiliare di Palazzo Carafa tra politici salentini, lavoratori e rappresentanti sindacali che si sono fatti, durante questi anni, portavoce delle istanze dei dipendenti della British American Tobacco.

Un vertice per fare fronte comune e decidere di concerto il contenuto di un documento che potrebbe rappresentare l’ultima spiaggia e risolvere la vertenza che tiene con il fiato sospeso i circa 270 lavoratori della ex Bat, Manifattura Tabacchi. Era previsto per questa mattina, infatti, un incontro nella sala consiliare di Palazzo Carafa tra politici salentini, lavoratori e rappresentanti sindacali che si sono fatti, durante questi anni, portavoce delle istanze dei dipendenti della British American Tobacco. Oltre ai lavoratori ed ai sindacalisti erano presenti all’incontro il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, i senatori del Movimento Cinque Stelle, Maurizio Buccarella, Daniela Donno e Barbara Lezzi, i consiglieri regionali del centrodestra Saverio Congedo e il presidente della provincia, Antonio Gabellone.

Al centro del dibattito, dopo le recenti proteste, la riconversione dell’azienda, iniziata nel 2010 ma mai completata e che ha portato nelle scorse settimane all’ennesimo fallimento di riconversione, con il disimpegno formale di Iacobucci. All’inizio del suo intervento, il sindaco ha chiarito di aver ricevuto notizia della riapertura del tavolo, presso il Ministero del lavoro a Roma, con Bat per il prossimo 12 maggio. “Avrei gradito – afferma Paolo Perrone – una presenza più numerosa di senatori e consiglieri regionali che sono impegnati con l’approvazione della legge elettorale, ma avrebbero potuto fare uno sforzo maggiore. C’è la volontà di evitare di fare della questione un problema di carattere politico perché il senso non è trovare responsabili nella politica. Fare fronte comune, quindi, evitando discorsi di bandiera. Bat è la responsabile morale di quanto è accaduto perché è una multinazionale che macina centinaia di milioni e si era incaricata della conversione”.

Il primo cittadino leccese, poi, ha proseguito: “Vorrei che questa fosse una battaglia condivisa da tutto il territorio, che non può prendersi il lusso, soprattutto in questo periodo di crisi nera, di perdere 270 posti di lavoro. L'accordo sottoscritto anche dai sindacati prevedeva garanzie che non sono state mantenute e mi auguro che il 12 il ministero giochi un ruolo determinante perché solo il governo può richiamare alla responsabilità Bat. Ma chi è convocato al tavolo del 12 deve arrivare a Roma con un unico documento, frutto della coesione del territorio. Io ed il presidente Gabellone, quindi, vorremmo presentare un documento condiviso da tutto che oggi con molta serietà cercheremo di stilare, facendo fronte comune”.

A prendere la parola, in un secondo momento, sono stati i rappresentanti sindacali di Ugl, Uilm, Cgil, Cisl e Uil ed alcuni lavoratori che hanno fatto valere le proprie istanze: “Ci auguriamo che Bat sia presente il 12 anche perché altrimenti sarà difficile risolvere questa vertenza. Se perdessimo questi posti di lavoro sarebbe gravissimo considerato che sono tutti lavoratori giovani”. Poi si entra nello specifico di quello che, secondo i sindacalisti, si dovrebbe fare per risolvere la vertenza e si fanno tre richieste in particolare: “Noi proponiamo una manifestazione a cui devono partecipare tutti i rappresentanti della politica salentina, oltre ai sindacati ed ai lavoratori. Manifestazione che si dovrà tenere il giorno 12, durante l’incontro e che, se le decisioni non dovessero soddisfarci, dovrebbe continuare ad oltranza. Tutto questo uniti e senza colore politico perché la politica  unita ci serve per dare forza alle nostre battaglie. La seconda richiesta che noi facciamo è che i politici facciano un esposto alla Procura della Repubblica (come abbiamo fatto noi lavoratori) per denunciare l’accaduto per dare un peso maggiore all’atto. Ultima richiesta, infine, è quella di un aiuto per realizzare un servizio su qualche tv nazionale perché fino ad oggi noi da soli non siamo riusciti ad avere visibilità in questo senso”.

Dopo aver ascoltato le richieste dei delegati sindacali e dei, pochi in realtà, politici presenti in aula, il sindaco Paolo Perrone ha letto il documento unitario che verrà presentato in quella data al Mise. La proposta è quella di farsi portavoce del grave disagio sociale in cui versano i dipendenti per una situazione che coinvolge circa 270 famiglie salentine. Si spingerà verso la richiesta di un impegno formale ed ufficiale da parte dei rappresentanti Bat affinché si trovi una soluzione, attraverso un nuovo piano industriale per risolvere la grave situazione in cui versano i dipendenti e prevedere la loro ricollocazione. Si è, inoltre, cercato di escludere la possibilità che Iacobucci possa rientrare nel discorso.



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