Ex Bat, lavoratori convocati presso il MISE ‘presenteremo le nostre proposte’

I lavoratori della British American Tobacco sono stati finalmente convocati presso il Ministero a Roma il prossimo 10 marzo. Il Comitato Spontaneo degli ex Bat presenterà le proprie proposte al fine di chiarire la vicenda.

Si dicevano perplessi e alquanto contrariati i lavoratori ex Bat per la mancata convocazione a Roma da parte del Mise. Il Comitato Spontaneo Lavoratori British American Tobacco Lecce aspettava da tempo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico un invito all'incontro previsto il giorno 10 Marzo 2016 a Roma con oggetto la vertenza Bat.

"Possiamo portare sul tavolo dell'incontro ministeriale il nostro contributo e la nostra testimonianza in forza dell'incontro avuto con la Bat a Roma in data 24 Novembre 2015". Così in una nota stampa il Comitato si era espresso e da lì incontri, sollecitazioni e stazionamenti presso la prefettura.

In queste ore finalmente la buona notizia. “A seguito dell’incontro presso il Comune di Lecce e della lettera del Sindaco Paolo Perrone, dopo i picchetti per tutta la settimana dei lavoratori sotto la Prefettura e grazie all’intercessione del Prefetto, finalmente è arrivata la convocazione al Mise per il giorno 10 marzo 2016. Anche se in sede separata non mancheremo di portare il nostro contributo e le nostre idee”.

Una delegazione di due persone – tra i 32 lavoratori aderenti al Comitato – quindi, porterà le istanze di chi ha vissuto la dura realtà di perdere un lavoro, di chi si è trovato all’improvviso in mezzo ad una strada senza certezze per il futuro.

La vicenda ex Bat è ormai ben nota a molti e le tappe dell’intricato percorso – tra riconversioni pianificate ma mai arrivate al termine – sono state tantissime.

Si è speso anche il sindaco di Lecce Paolo Perrone che lo scorso 17 febbraio ha incontrato i lavoratori che hanno revocato la delega ai sindacati per costituirsi in un Comitato.

Si spera che dall’incontro emergano le novità sperate, quelle prospettive di futuro che fino ad ora sono mancate e che hanno fatto crescere le fila di coloro che, disperati senza lavoro, altro non possono fare se non lottare per i propri diritti, anche stazionando alle porte delle Istitutzioni o lungo i binari di una stazione, così come accaduto ieri.



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