‘Un’occasione fondamentale per dare una speranza ai nostri giovani, specialmente ai ‘Neet’, ma su oltre 120 milioni di euro disponibili ne sono stati impegnati solo 72 e siamo avanti solo alla Campania. La Puglia è riuscita a scoraggiare anche gli scoraggiati, coloro che non sono inseriti in nessun circuito formativo o occupazionale.’ Non ha utilizzato ieri giri di parole il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale, il salentino Andrea Caroppo, per fotografare lo stato in cui versa il programma Garanzia Giovani che nelle intenzioni del legislatore e degli attuatori territoriali doveva essere un’autentica task force pubblico-privato per dare speranze concrete di lavoro.
Si badi bene, non ai disoccupati in generale ma ad un target preciso di ragazzi e ragazze che con un termine elegante vengono definiti Neet (Not In Employment, Education or Training), cioè giovani scoraggiati che oltre a non essere occupati, non sono studenti e non sono nemmeno coinvolti in alcuna attività di formazione.
Una decina gli enti attuatori, le ats, ovvero le associazioni temporanee di scopo, nate in Puglia (quella con ente capofila salentino prende il nome di Sinergia per il Lavoro) che mettevano in rete enti di formazione, istituti scolastici, università, distretti d’impresa e aziende interessate ad acquisire la collaborazione di personale adeguatamente formato a seguito di scrupolosi bilanci di competenza.
Il progetto all’origine era ambizioso ed in alcune regioni ha anche prodotto effetti quantitativamente significativi: ‘bilanciare’ un giovane scoraggiato, formarlo con un breve percorso formativo e inserirlo con un tirocinio nel mondo del lavoro. Sperando che quel tirocinio si trasformasse in qualcosa di più duraturo.
Le cose non sono andate benissimo. Ieri Forza Italia, qualche mese fa il Movimento Cinque Stelle (più precisamente il 31 aprile scorso, provocatoriamente alla vigilia della Festa dei lavoratori del 2015), a dire il vero hanno parlato di autentico flop: ‘Attraverso dati ufficiali – ha aggiunto Caroppo – diffusi dall’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori, abbiamo dimostrato che tutti gli indicatori danno la Regione Puglia all’ultimo o al penultimo posto per l’attuazione di questo programma. Questo lo abbiamo denunciato in modo chiaro perché, purtroppo, nella nostra Regione continua ad essere più facile sperperare fiumi di danaro pubblico per gli amici degli amici, piuttosto che orientare le risorse per i giovani che ne hanno bisogno’.
Sulla stessa lunghezza d’onda di Andrea Caroppo, anche Giandiego Gatta, vicepresidente del Consiglio regionale: ‘La Giunta parla di successo ma ha omesso volutamente di diffondere i dati delle altre Regioni. Da una valutazione comparativa, invece, emerge chiaramente il bluff: la Puglia è sempre in fondo alle classifiche per numero di giovani registrati, perché non si è pubblicizzata adeguatamente l’opportunità e perché la percezione dei giovani è stata quella di un programma poco credibile su cui era inutile puntare. Infatti, poco meno del 30% dei giovani pugliesi disoccupati si sono registrati al programma ed anche gli imprenditori hanno manifestato scetticismo nei confronti della misura: solo il 7,63 % delle imprese hanno ritenuto di prendere in carico i giovani registrati. Qui, la Puglia è l’ultima in classifica. Sono risultati pessimi.’
Sembra quasi una premonizione quella che qualche tempo fa, in un editoriale su leccenews24.it fece Francesco Errico, formatore ed esperto di politiche del lavoro e sindacali, quando a proposito di Garanzia Giovani sentenziò: ‘Quandanche come speriamo il Programma sia gestito con efficacia, il giovane si ritroverà davanti il muro invalicabile di cui si parlava, la difficoltà di inserirsi stabilmente nel mondo del lavoro per le contraddizioni e i paradossi prima citati. Senza una vera riforma che tocchi il funzionamento del nostro mercato del lavoro anche “Garanzia Giovani” corre il rischio di essere un’occasione sprecata.’
Già, il rischio è che si parli di Garanzia Giovani come di un’ occasione sprecata, anche se i tempi per recuperare e dare una speranza ai giovani pugliesi ci sono tutti.
