Gli auguri di Salvemini alla Poli: ‘Buon lavoro ma dove è finito l’assessorato alle marine?’

L’ex sindaco: ”Non c’è traccia degli impegni assunti da Poli Bortone in campagna elettorale per ottenere il favore dell’elettorato’.

Chi si aspettava giudizi al vetriolo del sindaco uscente Carlo Salvemini sulla nuova giunta comunale di Lecce varata da Adriana Poli Bortone è rimasto deluso. Del resto, come si dice in Salento ‘ci la ‘ccappa la cunta‘; anche all’ ex inquilino di Palazzo Carafa è capitato nella composizione della squadra di governo cittadino di dover fare i conti con i premiati dal voto popolare e non è stato facile nemmeno per lui incasellarli in assessorati in linea con le competenze personali…dove c’erano. A dirla tutta c’è ancora chi è convinto che nella sconfitta Salvemini abbia pagato colpe non sue ma di assessori non centrati sulle loro deleghe. Ma questa è ormai acqua passata…

‘Non esprimo giudizi di valore sulla Giunta, il cui operato valuteremo alla prova dei fatti – scrive in una nota Salvemini -. C’è chi ha alle spalle esperienza politica amministrativa, chi nessuna. Chi può mettere a disposizione della delega ricevuta le proprie competenze professionali, chi no. È già successo in passato e non sarà l’ultima volta. Attendiamo dunque fiduciosi proclamazione ed insediamento del nuovo Consiglio Comunale. Per lavorare al servizio della nostra città. E auguri di buon lavoro alla nuova Giunta’.

Più british di così l’ex primo cittadino non poteva essere. Ma è ovvio che alcune cose proprio non gli sono andate giù dal momento che in ogni confronto elettorale la Poli non ha perso tempo per rinfacciargli la mancanza di cura urbana nel capoluogo, la disattenzione nei confronti delle marine, la scarsa collaborazione con l’Università del Salento. Di più, l’attuale cittadino si era spinto ad ipotizzare degli assessorati ad hoc per colmare le lacune individuate. Dall’ assegnazione delle deleghe non è parso a Salvemini che le promesse siano state mantenute. Anzi…

‘Non c’è traccia degli impegni assunti da Adriana Poli Bortone in campagna elettorale per ottenere l’attenzione ed il favore dell’elettorato: l’assessorato alla Cura, sbandierato come primo e qualificante obiettivo della nuova amministrazione; l’assessorato alle Marine, annunciato come segnale di rilancio di una costa che si è dipinta come abbandonata, nonostante pianificazione e investimenti siano già in corso, seppur mai riconosciuti; l’assessorato all’Università, proposto per rinnovare il rapporto tra Ateneo e città, come se negli anni precedenti non si fosse già lavorato insieme e sottoscritto un protocollo (anche con Accademia e Conservatorio) per la collaborazione con le principali istituzioni di studio e ricerca della nostra città.
Scorrendo i decreti di nomina dei nuovi assessori le parole “cura” “marine” “università” non compaiono. È la prima verifica di non attendibilità delle parole utilizzate in campagna elettorale. Considerato che sono passate poche settimane dal voto è di per sé una notizia rilevante. Ma non sorprendente, per quanto mi riguarda’.

La frecciatina era inevitabile. Nessun riferimento alla competenza specifica a cui Poli Bortone aveva fatto riferimento in campagna elettorale nelle assegnazioni delle deleghe assessorili, ma di certo la questione si potrebbe porre.

Salvemini glissa su questa vicenda e si sofferma sulla figura di ‘consigliere del sindaco’ di Ugo Lisi, ruolo a cui di solito non si fa riferimento – conoscendo poi il decisionismo e la personalità della sindaca – e sulle competenze in materia di bilancio della Poli. Schermaglie, piccole schermaglie. Per la battaglia dura c’è ancora tempo.



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