I sindaci più amati. In Puglia bene Perrone, crolla Consales

Nella classifica 2015 de Il Sole 24 ore, il sindaco più amato è quello di firenze, ma al secondo posto spicca il sidaco di Bari De Caro. Ottima posizione Perrone, ma crolla il consenso per Mimmo Consales.

Torna anche quest’anno l’indicatore dell’apprezzamento dei cittadini verso coloro i quali indossano la fascia tricolore, a capo della propria città. Torna il sondaggio annuale dell'Istituto Ipr Marketing pubblicato in queste ore sul quotidiano economico Il Sole 24 ore.

Il focus sulla Puglia vede premiato il sindaco di Bari, Antonio Decaro, che ne esce il più amato con il 64% dei consensi, al secondo posto a livello nazionale dopo il sindaco di Firenze, Dario Nardella, fedelissimo del premier Matteo Renzi. Al terzo posto, Giorgio Gori primo cittadino di Bergamo.

Ma torniamo nella terra di Puglia. Ottima posizione per Paolo Perrone, sindaco di Lecce, che, arrivato al secondo mandato, è al settimo posto con il 60,5% del gradimento.

Un crollo alle porte di Lecce, invece, si nota evidente per il sindaco di Brindisi Mimmo Consales, passato dal 63esimo posto del 2013, al 69esimo del 2014 fino all'88esimo di quest'anno. Il sindaco Consales risulta fanalino di coda tra i primi cittadini pugliesi.

Secondo i ricercatori a fare la differenza non sono le ideologie, ma i fatti e si legge «i nuovi sindaci, meno ideologici ma più capaci di rispondere all’esigenza di rinnovamento che attraversa il Paese, la forza di uno stile nuovo e di entusiasmo giovanile». Insomma, vince chi non soltanto è giovane per età anagrafica, ma anche chi lo è nella testa. Gli italiani premiano i venti di cambiamento, insomma.

In fondo alla classifica nazionale, gli altri sindaci di Puglia. Da Taranto, Ippazio Stefàno è al 63esimo con il 51,5% e da Foggia Franco Landella è all’84esimo con il 49% di gradimento, da Andria Nicola Giorgino che si trova al 76esimo posto.

Quello de Il Sole 24 ore è uno degli approfondimenti più attesi dagli amministratori italiani,ma va detto che ce ne sono molti altri che spesso, nel corso dell'anno ribaltano la sentenza fornita dai ricercatori che lavorano per il noto quotidiano economico. Quello che è certo è che spesso tali responsi tirano la volata alle propagande elettorali dato che i dati forniti rientrano poi nelle parole di giubilo degli amministratori premiati.
 



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