Il filobus secondo il PD

Il gruppo consiliare del Pd a Palazzo Carafa interviene sul filobus e commenta «Chi come l’assessore Ripa ha votato il progetto-filobus dovrebbe avere il buon gusto di tacere e chiedere scusa ai leccesi».

E' ancora l'argomento Filobus ad occupare i banchi di Palazzo Carafa. Ergo, ancora polemiche. Stavolta il Pd non digerisce le dichiarazioni dell'Assessore al Traffico, Giuseppe Ripa, replicando così: « Le considerazioni sul filobus – puntuali e documentate – svolte da Torricelli saranno riproposte nella seduta del Consiglio Comunale di martedì con l'auspicio di poter trovare nel dibattito consiliare interlocutori più attenti e meno arroganti dell'assessore Ripa, il quale come al solito non avendo argomenti di merito preferisce l'insulto al confronto. Se invece del ormai noto atteggiamento di supponenza, l'ineffabile assessore avesse qualche volta avuto la bontà di ascoltare l'opposizione molto probabilmente la città oggi non si troverebbe imprigionata in una selva di pali e fili che ne deturpano gravemente l'aspetto estetico e visivo e non sarebbero stati spesi soldi dei contribuenti per 23 milioni di euro con il rischio di una gigantesca incompiuta e di un colossale monumento allo spreco. Per queste ragioni, ci permettiamo di dare un consiglio all'assessore: abbia un pizzico di umiltà se gli riesce ed ogni volta che deve parlare del filobus si ricordi che è uno dei principali responsabili avendo votato l'approvazione del progetto definitivo nella seduta di giunta del 22 marzo 2004».

Dall'area di centro sinistra, arriva anche il commento di Carlo Salvemini, attento "ragioniere" dei conti di palazzo Carafa. "Il primo che definiamo SIRTI (acronimo di Sopraggiunti Imprevisti Responsabilità Totale Impresa) calcola il ritardo dalla data di consegna dell'opera contrattualmente prevista ( 9/6/2007) rispetto a quella effettiva (12/3/2009) per effetto delle diverse proroghe accordate, e che l'Amministrazion Perrone ha attribuito alla responsabilità esclusiva delle imprese al punto da chiedere oltre 5mln di risarcimento danni.

Si tratta di ben 640 giorni che un Tribunale dovrà decidere se considerare dovuti a negligenza, colpa o eventi accidentali e non prevedibili – spiega Salvemini – Il secondo che definiamo RIPA (acronimo di Ritardo Imputabile Pubblica Amministrazione), calcola  il ritardo dalla consegna effettiva dell'opera (12/3/2009) all'avvio definitivo del filobus che, come sappiamo, non potrà partire che prima del 1 settembre, salvo imprevisti. La cui responsabilità, in questo caso, ricade su oggettive lentezze amministrative, insufficienti attenzioni, inadeguati controlli dell'Amministrazione Perrone al governo della città dal maggio del 2007. Si tratta di ben 920 giorni, molti più di quelli all'origine di una richiesta di risarcimento milionaria del Comune alla Sirti. Affido alla valutazione della stessa amministrazione comunale la quantificazione del danno subito dalla città per la colpevole inerzia con la quale ha gestito la vicenda del filobus dal momento del suo insediamento. I cittadini sono in condizioni di valutare da soli se c'è da dirsi orgogliosi di queste performance e se, come si sostiene, chi si mostra perplesso è "un nemico della città".

"E comunque – conclude Carlo Salvemini – tienamioli sempre accesi questi contatori: ci serviranno a ricordare chi dovremmo festeggiare il giorno della tanto attesa inaugurazione. E a tenere viva la memoria politica di una città che qualcuno maldestramente tenta di cancellare".



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