Ufficio Casa del Comune, la patata bollente di cui nessuno si vuole occupare. La denuncia di Fabio Valente

La denuncia a seguito dello svolgimento della Commissione Servizi Sociali per esaminare le graduatorie inerenti l’assegnazione degli alloggi Popolari. Non ci sono abbastanza agenti per verificare chi le occupa abusivamente, presso l’Ufficio, poi, mancano i funzionari.

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“Oggi in commissione servizi sociali convocata dal presidente Cosimo Murri Dello Iago su mia sollecitazione, si è vissuta una situazione degna di un racconto di Kafka.

Bisognava esaminare lo stato dell’arte delle graduatorie delle case popolari, la narrazione ha raggiunto, a mio avviso, livelli così paradossali che se non avessi ascoltato con le mie orecchie non ci avrei creduto”, con queste parole il Consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, Fabio Valente ha commentato la riunione dell’organo comunale alla quale erano presenti la Dirigente dell’Ufficio casa Anna Maria Perulli e l’Assessore ai servizi sociali competente per ramo, Saverio Citraro”.

”Dopo che la graduatoria è stata ferma nella passata legislatura per quasi due anni – prosegue il Consigliere –  a ottobre dello scorso anno la dirigente Perulli ha verificato i requisiti degli aventi diritto in elenco e ha notato che alcuni di essi occupavano già abusivamente la struttura, per cui, in autotutela, ha sospeso la graduatoria e ha provveduto a modificare la classifica. E fin qui la parte normale della storia”.

Dopo la luntga premessa Valenta, poi, passa alla narrazione di quanto avvenuto durante l’Assise: ”La situazione emersa oggi è la seguente: secondo la Dirigente l’Uffico casa del Comune di Lecce è sguarnito e i pochi presenti sono anche in malattia.

In merito a quanto riferito dall’Assessore al ramo, poi, non è possibile verificare lo status delle abitazioni occupate degli abusivi perché non ci sono sufficienti risorse della Polizia Municipale da inviare a compiere le opportune verifiche. Inoltre, sempre secondo Saverio Citraro, ci sono 130 ricorsi in graduatoria che sono stati inviati alla Commissione Provinciale per l’edilizia popolare, ma la stessa non viene convocata perché da mesi manca il Segretario e il Presidente non ritiene legittimo convocarla. Sembra che la Regione Puglia debba nominare il nuovo segretario o un suo sostituto, ma non se ne sa nulla. Infine, sempre per bocca dell’Assessore l’Amministrazione comunale stante i problemi indicati vorrebbe passare tutta la gestione ad Arca Sud, ma non lo può fare perché non esiste all’interno del Comune di Lecce un archivio informatizzato degli alloggi occupati e liberi, ma solo in maniera cartacea ed Arca Sud richiede un minimo di informazioni in merito”.

Dopo aver illustrato quanto emerso, quindi, Fabio valente fa alcune considerazioni: ”Sembrerebbe che l’Ufficio casa sia una patata bollente di cui nessuno si vuole occupare, allora qui il Sindaco e la Giunta dovrebbero essere i garanti verso chi si occuperà del problema, dare il neseccario sostegno, ma tutto tace.

È incomprensible che non si possa destinare qualche risorsa della Polizia Municipale per verificare le occupazioni abusive, la mancanza dell’Amministrazione contribuisce ad aumentare la sfiducia della cittadinanza verso lo Stato, a qualunque livello rappresentato.

È paradossale che una Commissione Provinciale non venga convocata per la mancanza del segretario, da una veloce lettura del regolamento fatta oggi sembrerebbe che possa considerarsi insediata con la presenza di tre membri, ma in ogni caso è incomprensibile che tutto si blocchi per un segretario verbalizzante.

Nel 2018, non esiste un supporto informatico che abbia contezza degli alloggi di edilizia popolare del Comune di Lecce e meno male che siamo primi in Italia negli Open Data.

In questo anno di costante frequentazione delle commissioni sto imparando a non sorprendermi più di nulla, di quanto fatto nel passato e di quanto si continua a perpretare sulle spalle dei cittadini, molto spesso verso i meno abbienti, ma oggi devo dire che la sommatoria delle assurdità ha superato ogni limite.

Nessuna assunzione di responsabilità, nessuna presa di posizione per superare i problemi, tutto fermo, se non avessimo acceso un faro oggi in Commissione tutto sarebbe passato in cavalleria, come peraltro tante altre cose.

E i cittadini attendono…”.



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