L’anno 2015 in Provincia, Gabellone:’Più ombre che luci, ma non ci arrendiamo’

Il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, analizza riassuntivamente l’anno 2015 trascorso a Palazzo dei Celestini:’Lavoriamo senza risorse, ma continuiamo a combattere’.

«Lavoriamo in condizioni impossibili per fare l’impossibile», bastano queste parole – proferite dal presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, per comprendere le difficoltà quotidiane di un territorio che, nonostante tutto, non vuole arrendersi. Ed è proprio il numero uno di Palazzo dei Celestini a riassumere in breve l’anno 2015 che ha visto l’ente provinciale in prima fila nonostante i cambiamenti imposti dalla riforma Delrio.  Durante la conferenza stampa avvenuta stamattina presso la sala giunta provinciale – al termine della quale i giornalisti hanno ricevuto in regalo un “angioletto” realizzato dai ragazzi dell’Associazione DIVERGO – si è dato modo di analizzare luci e ombre a pochi giorni dal 2016. «Continuiamo a combattere in una fase complessa e senza risorse – spiega Gabellone – al netto, le Province d’Italia hanno perso 650milioni di euro e se ne aggiungeranno altri. Dunque, il governo sta pensando a delle misure che assottiglino il taglio pur di intervenire sui servizi essenziali, ovvero strade e scuole. Ma sempre di taglio superiore si parla».

Uno sguardo anche alle vertenze che vedono, ogni giorno, le richieste dei lavoratori contro la scure della crisi economica. «Per quanto riguarda STP – spiega – si sta assestando una buona performance in termini di autonomia; Nuova Salento Energia, come sapete, è una società che ha raggiunto l’equilibrio grazie anche ad accordi sindacali; la criticità maggiore, al momento, resta quella di Alba Service. Evidente che non vogliamo virare verso la dismissione della società, sia in ragione dei servizi forniti che della professionalità dei dipendenti. Stiamo lavorando ad un piano d’impresa mirato a rivitalizzare le attività. Non un percorso agevole, ma persiste l’obiettivo comune di farcela».

Resta in piedi, oltretutto, l’incertezza di quei professionisti che ancora oggi non conoscono quale ruolo assumeranno da qui a qualche mese. «Possiamo garantire gli stipendi – specifica Gabellone – ma non la tranquillità, purtroppo. E quindi continuo a rimarcare un ritardo della Regione, che approva una legge definibile “cornice senza dipinto”. Manca la sostanza. Ad esempio, in Umbria hanno già preso il personale eccedente alle funzioni fondamentali per organizzarlo al meglio».

Per altri versi, Gabellone parla di sfida delle Aree Vaste. «Il Governo chiede ai territori, dal basso, di sistemarsi in maniera snella, agile, assolutamente utile con un asciuttamento dei costi ma mantenendo efficienti i servizi. Di recente abbiamo approvato un provvedimento, in Consiglio Provinciale, rispetto alla cosiddetta Stazione Unica Appaltante. Una delle funzioni che potrebbe divenire di nostra esclusiva competenza.

Un ente intermedio possa tornale utile nel Salento, con tante comunità di dimensioni ridotte». 



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