Si sono presentati questa mattina nuovamente alle porte della Prefettura di viale XXV Luglio i lavoratori della ex Bat, la British American Tobacco. La lotta è continua ed estenuante, fatta di tante tappe, ormai ben note. Dalla chiusura dell’azienda americana alla riconversione, dai sit in messi in atto anche sui binari della ferrovia alla scelta di costituire un Comitato autonomo di lavoratori privi di sigla sindacale.
Gli operai ex Bat proseguono a lottare. Li avevamo lasciati sotto la buona stella dell’incontro al Mise, ma oggi si avvicina ancor di più lo spettro della disoccupazione dato che sta per scadere la Cassa integrazione e si sta per aprire la fase di mobilità. E' una questione di giorni visto che la data è il 6 maggio, giorno in cui scade la Cig. E loro non ci stanno. Così stamattina i cittadini hanno visto nuovamente affissi su viale XXV Luglio i manifesti che recitano “non c’è dignità senza lavoro”.
Una delegazione è attualmente a colloquio dal prefetto al fine di capire cosa le Istituzioni stiano concretamente facendo per scongiurare la disoccupazione. Non resta che attendere.
Soltanto il mese scorso l’incontro a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico, ma evidentemente nulla è cambiato e le prospettive rimangono poco rosee per chi ha una famiglia da mantenere e vive esclusivamente del proprio lavoro. I diretti interessati hanno già portato nella Capitale le proprie proposte, ma il problema è sempre lo stesso: è difficile in tempi di difficile congiuntura economica trovare aziende disposte ad assorbire gli ex Bat o comunque dare loro una prospettiva. I piani di riconversione industriale ben si sa come sono andati a finire in passato.
