Lodo Leadri, nuovo tassello della storia infinita a favore del Comune di Lecce

Nuovo pronunciamento del Tribunale di Lecce che accoglie il ricorso d’urgenza del Comune di Lecce e con il quale viene diposta la restrizione delle ipoteche sui terreni oggetto di alienazione. La soddisfazione del sindaco Perrone.

Una di quelle palle al piede che proprio nessun amministratore vorrebbe avere. Quella che ormai dagli anni ’90 pesa sul Comune di Lecce è il cosiddetto Lodo Leadri, legato ai costi di realizzazione della tangenziale e che, in base a quanto hanno fatto emergere alcune consulenze tecniche, aggravato da inadempienze di questo o quel funzionario. Come si sa, i lodi arbitrali hanno dapprima condannato il Comune di Lecce a pagare circa 20 milioni di euro per i lavori eseguiti. Ovviamente l’amministrazione leccese ha intrapreso tutte le strade percorribili della Giustizia – tra scontri politici inevitabili – perdendo, però, alle prime battute. Da palazzo Carafa, poi, la decisione di pagare una parte della somma, lasciando scoperto il lodo di circa 14,4 milioni, più i circa 3 milioni chiesti dall’azienda Leadri s.r.l.
 
Successivamente i giudici del Tar di Lecce hanno accolto nel maggio 2015 il ricorso proposto dall’Amministrazione Comunale, rappresentata dall’avv. Gianluigi Pellegrino, imponendo alla Regione Puglia di “concludere entro e non oltre 15 giorni l’erogazione del finanziamento, pari a  circa 14 milioni 400mila euro, nei confronti della Leadri Srl”.
 
Oggi l’amministrazione di Paolo Perrone segna un nuovo punto a favore dell’Amministrazione Comunale.  Dopo la sentenza del Tar di Lecce, è giunto il pronunciamento del giudice del Tribunale di Lecce (sezione Commerciale), Carolina Elia, che ha accolto il ricorso d’urgenza presentato dal Comune di Lecce,ordinando lo svincolo dei beni che sono già stati aggiudicati in favore di terzi acquirenti nonché dei beni inseriti nel Piano delle alienazioni comunali.   

Il dettato del giudice, in particolare, stabilisce la restrizione delle ipoteche per tutti i terreni oggetto di procedure di alienazione da parte dell’Amministrazione Comunale, nonché per altri immobili con destinazione di tipo commerciale e viene imposto alla Leadri Srl di eseguire la cancellazione delle relative ipoteche giudiziarie.
 
Con questo provvedimento – spiega il sindaco Paolo Perronevengono ulteriormente confermate le ragioni del Comune di Lecce. Il pronunciamento del giudice del Tribunale dimostra la bontà del percorso intrapreso dall’Amministrazione rispetto alle richieste avanzate in sede giudiziaria dall’impresa. Ci auguriamo che a questo punto la vicenda possa risolversi bonariamente senza attendere ulteriori pronunciamenti giudiziari e che, dunque, la Regione dia esecuzione in tempi stretti alla sentenza del Tar e che la Leadri rinunci ai pignoramenti posti in essere liberando il Comune da ingiusti vincoli”.
 



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