Lupiae Servizi, Prima Lecce inizia a smarcarsi da Salvemini e il governo cittadino scricchiola

Finamore, Calò e Gigante non parteciperanno alla riunione di maggioranza di domani. E c’è chi giura che abbiano deciso di far cadere la Giunta.

Parlare di abbandono a tutti gli effetti della maggioranza che sostiene la Giunta guidata da Carlo Salvemini forse è prematuro. Ma dire che Prima Lecce stia cominciando la marcia (lunga o breve, lo vedremo) che la porterà a lasciare il sostegno al centrosinistra per ritornare nell’ovile del centrodestra cittadino da cui era uscita dopo la sentenza sull’anatra zoppa, non è certamente sbagliato.

In città, a dire il vero, da giorni gli amanti degli intrighi politici non parlano d’altro: quand’è che Antonio Finamore, Laura Calò e Paola Gigante lasceranno Carlo Salvemini per rilanciare le sorti di un centrodestra ferito e diviso, ma che non si rassegna ad aver perso la guida del Capoluogo?

Forse quel momemto potrebbe essere arrivato. A salire sul carro di Salvini, di cui i tre consiglieri ‘martiani’ fanno parte, sarebbero pronti in tanti e con l’aria che tira nel Paese si tratta solo di capire quando è il momento giusto – dal loro punto di vista – per farlo.

Il casus belli sembra stare dietro la vicenda della Lupiae Servizi: ‘Non avendo avuto alla data odierna alcun riscontro oggettivo sui reali intendimenti della amministrazione in carica, riteniamo, nel rispetto del mandato ricevuto dai nostri elettori di centrodestra, di assumere una posizione di chiarezza e di responsabilità non partecipando alla riunione di maggioranza convocata per domani, tenuto conto che non possono essere discussi argomenti di così alta rilevanza politica senza alcun coinvolgimento preventivo e soprattutto a “carte coperte”.

Per PrimaLecce la Giunta di Salvemini e Delli Noci sta giocando troppo con la partecipata rischiando di mandare all’aria il lavoro sicuro per tante famiglie. I tre non si sono sentiti coinvolti nella gestione della situazione spinosa e lo scrivono in un post corposo su Facebook.

‘Il gruppo consiliare di Prima Lecce, tenuto conto dello stato di emergenza che si è determinato in relazione alla vertenza Lupiae Servizi, ritiene opportuno ribadire la propria linea politica a tutela dei lavoratori e delle loro famiglie. Non possiamo consentire a chicchessia ulteriori strumentalizzazioni politiche su una situazione così complessa e delicata. A seguito del nostro documento pubblico del 6 agosto u.s. nulla è stato comunicato agli scriventi rispetto alle decisioni che questa amministrazione intende assumere a salvaguardia dei livelli occupazionali e nel contempo abbiamo assistito ad una serie di atti amministrativi orientati alla riduzione e al contenimento dei servizi erogati dalla partecipata.’

Quindi, l’ultimatum al Primo Cittadino: ‘Sia ben chiaro il patto sottoscritto con il sindaco Salvemini, era finalizzato esclusivamente ad evitare un lungo commissariamento nel primario interesse della città e della collettività amministrata e non certo al mantenimento della coalizione di governo in carica, diversamente avremmo accettato ruoli e poltrone che non abbiamo mai invocato. Auspichiamo che questo grido di allarme venga valutato con la dovuta serietà e con risposte certe e tempestive che non possono essere procrastinate ulteriormente.’



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