Nella partita elettorale pugliese che si giocherà tra poco più di due settimane ci sono anche i Verdi. Partito da sempre attento alla cura dell’ambiente e alle peculiarità paesaggistiche derivanti da esso, presenta come candidato alla Presidenza della Regione, Gregorio Mariggiò che si è posto a capo di una lista che riporta anche la denominazione “Puglia Ecologista e Civica”. Continuando a fare fede a questa peculiarità ambientalista che è da sempre stato il cavallo di battaglia del partito in tutta la Nazione, ieri pomeriggio si è tenuto un incontro in cui, alla presenza proprio di Mariggiò, si è parlato della discarica R.E.I..
A margine dell’incontro il candidato dei Verdi ha detto: “Vogliamo denunciare il pericoloso ampliamento della Discarica R.E.I. nel quale si intende allocare prodotti contenenti amianto, nei pressi di una località abitata, al confine tra le comunità di Galatone e Nardò (LE). Ancora una volta le amministrazioni sottovalutano un grave rischio di danno per la salute e l’ambiente. Abbiamo qui, infatti, un esempio di quello che potrà accadere a breve se dovesse passare il Ddl sugli Ecoreati contenente l’avverbio “Abusivamente”, consentendo che rimangano impuniti i reati ambientali. Una tematica che Angelo Bonelli e i Verdi stanno vivendo con grandissima preoccupazione, e per questo si unisce a noi in questa azione di denuncia”.
Mariggiò ha continuato nel suo intervento: “Presso la Discarica per inerti “R.E.I. – Recupero ecologico Inerti S.r.l.”, sita in agro di Galatone (LE) in località Vignali – Castellino”, si svolgerà un’opera di ampliamento consentita dalle autorità preposte, ma sulla base di valutazioni false. Dal settembre 2008 sono stati presentati progetti di adeguamento della discarica di rifiuti inerti, e l’Amministrazione Provinciale, di fronte alla preoccupazione dei cittadini, ha affermato di aver solo recepito esclusivamente una normativa regionale, non destinata alla creazione di un nuovo sito per la raccolta dell’amianto, ma solo alla messa in sicurezza del sito destinato agli inerti, già autorizzato, ma sprovvisto di una regolare vasca per l’allocazione di eventuali frammenti di materiali contenenti fibre di amianto. Così infatti è richiesto dal Commissario Delegato per l’Emergenza Ambientale in Puglia. Ma ad agosto 2011 viene presentato un nuovo progetto, questa volta di Ampliamento della discarica monomateriale, con un’inversione delle relative capacità: la maggior parte ai rifiuti speciali contenenti amianto, la più piccola parte agli inerti da demolizioni edili. Aumenta lo spazio della parte destinata ai prodotti contenenti amianto. I sindaci di Galatone e Nardò, e la Provincia, lo concedono. Viene stimato che, con i nuovi “volumi di ampliamento” che permettono di raddoppiare mezzi e uomini, si potrebbe arrivare a circa 20.000 tonnellate per anno.Non aumentano i volumi, ma la quantità di tipologia prevalente, quella pericolosa. La tipologia della discarica ne risulta completamente variata”.
Il candidato alla presidenza della Regione Puglia ha, infine, rincarato la dose: “Ma ciò che sconvolge è che l’A.I.A. ‘Autorizzazione Integrata Ambientale’ della discarica, contiene parametri falsati. Nega infatti la presenza di molte abitazioni, sia stagionali che residenziali, nel raggio di 1 km dal perimetro dell’impianto. Il sito è in zona paesaggistica oltre che in piena zona agricola e anche di pregio per la presenza dei vigneti molto noti. Nelle vicinanze c’è la condotta principale dell’acquedotto che collega Nardò e Galatone. Si trovano anche molti pozzi e il depuratore finale della fognatura di Galatone. A poco più di un chilometro si trova l’Ospedale di Nardò. Il rischio per la salute derivante da inquinamento di aria e acque, si andrebbe anche a sommare all’effetto additivo della limitrofa Discarica della Mediterranea Castellino, mai ancora bonificata e messa in sicurezza. Insomma, se dovesse verificarsi un disastro ambientale come i residenti temono, certo non sarebbe ‘abusivo’, ma autorizzato a norma di legge!”.