Masseria Ghermi, dalla Scu ai senza fissa dimora: ecco il progetto ‘Koiné’

Un immobile sequestrato alla mafia diventa centro di prima accoglienza per i senza fissa dimora del capoluogo salentino. Il Progetto ‘Koiné’ si propone dunque come una delle soluzioni all’emergenza abitativa ‘esplosa’ ultimamente in città.

Emergenza abitazione. Anche a Lecce, così come nelle grandi metropoli tra cui Roma e Milano, sempre più spesso si assiste a casi di numerosi clochard o famiglie senza un tetto fisso, bisognose di una casa, bene preziosissimo per l’uomo. “Per la prima volta – come sostiene il sindaco Paolo Perrone, durante la conferenza tenutasi questa mattina 24 settembre 2015 presso l’Open Space di Palazzo Carafa a Lecce – anche la capitale salentina potrà vantare di dare un supporto concreto ai cittadini più bisognosi e disagiati, grazie al Progetto Koinè”.

Tale progetto, infatti, riguarda l’apertura di un “Centro di accoglienza per persone senza una fissa dimora”, grazie ai fondi del Pon Sicurezza 2007-2013, ponendo l’attenzione sull’immobile confiscato alle organizzazioni mafiose. La Masseria Ghermi “nasce per affrontare e trovare soluzioni per il disagio sociale ed economico dei concittadini”, afferma l’assessore Gaetano Messuti, tra i partecipanti alla conferenza, insieme a Carmen Tesssitore, assessore ai Servizi Sociali, e il dirigente Maurizio Guido.

La Masseria, abbandonata, ma recuperata dall’amministrazione comunale, insieme al relativo terreno, sarà destinata non solo ai cittadini in gravi difficoltà economiche, ma anche agli ex detenuti, avviati a un percorso di inserimento sociale. Una risposta concreta, ribadisce l’Assessore ai Lavori Pubblici, che permetterà un alloggio notturno per circa 60 posti letto, con un metodo di turnazione.

Viene, così, ad essere sostenuto il fabbisogno della città che si accinge per la prima volta a dare un contributo elevato alle categorie in difficoltà, alleviando la problematica sostanziale che ruota intorno non solo alla città di Lecce, ma in tutto il territorio pugliese. Un gesto dal valore economico, ma soprattutto sociale molto importante, che disegna il capoluogo salentino, come una città moderna e con uno sguardo al futuro