Montinari scrive a Renzi: ‘Bisogna mettere in sicurezza la statale della morte’

La Responsabile Nazionale del Dipartimento di Tutela Vittime, nonché dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, chiede il commissariamento d’urgenza della SS 275, l’ormai famigerata statale della morte.

“La statale della morte”. È questo il triste nomignolo che si è guadagnata con il tempo la Statale 275. La tragedia del 21 dicembre, che ha visto la morte di tre persone e una quarta che sta lottando ancora in queste ore per restare in vita, ha gettato nello sgomento più totale molti salentini e, allo stesso tempo, non ha lasciato indifferente la politica locale.

Arriva direttamente da uno dei dirigenti nazionali di Fratelli d’Italia, nonché Responsabile Nazionale Dipartimento Tutela Vittime, Tiziana Montinari, una richiesta di Commissariamento d’urgenza dell’appalto sulla SS275 Maglie –Santa Maria di Leuca. Un’istanza dettata dalla disperazione delle ultime ore che si rivolge direttamente al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il quale è stato raggiunto da una missiva della Montinari.

Questo il contenuto della lettera: “Gravi fatti verificatisi nelle ultime ore ed aventi ad oggetto l’ennesimo incidente mortale su quella che è ormai nota come “la statale della morte” mi spingono a scriverle per esprimere un accorato appello. La sera del 21 dicembre al termine di una domenica italiana qualunque passata in allegria ed in famiglia, ancora una volta tre vite sono rimaste sull’asfalto della SS275 mentre altre 3 versano in condizioni gravi, tra queste una bambina di soli 3 anni. Nel corso degli anni sono 56 le vite spezzatesi su questo nefasto tratto di strada dell’entroterra salentino. La vicenda dell’appalto della SS275 si pone come un record europeo del quale non c’è molto di cui essere orgogliosi. Un progetto di ammodernamento ed ampliamento per allargare a 4 corsie una delle arterie più importanti per il deflusso del traffico dall’alto al basso Salento con 288 milioni di euro già stanziati dal Cipe che tuttavia non vede mai luce in quanto bloccato da ben 25 diversi ricorsi giurisdizionali che anziché sbrogliare il bandolo della matassa lo ingarbugliano sempre più tra proteste faziose di ambientalisti, appalti senza gara, un’inchiesta per irregolarità delle procedure aperta dalla procura di Roma a seguito della quale lo stesso Presidente Anas Pietro Ciucci è indagato per abuso di potere, intoppi e trame varie a fare da contorno”.

La missiva continua in questo modo: “Soprattutto, Ecc.mo Dr. Renzi, è impensabile apprendere solo in tempi recenti della presenza di rifiuti speciali su buona parte del tratto interessato dalla cantierizzazione (richiedenti una specifica bonifica precedente all’avvio dei lavori) dei quali non c’è menzione nei progetti presentati nel corso di un arco di tempo lungo ben 28 anni che di fatto rappresentano un ostacolo ulteriore all’avvio dell’opera. Tra tante circostanze inspiegabili abbiamo tuttavia una certezza: rimarrà alla storia come l’opera pubblica che ha registrato il maggior numero di ricorsi. Ma il tempo è maturo per mettere da parte le parole e passare ai fatti, alle decisioni definitive. Sollecitata dalla scrivente è stata depositata nella seduta del 17 novembre scorso un’interrogazione parlamentare, rimasta inevasa, a Maurizio Lupi, Ministro delle Infrastrutture e dei trasposrti, a firma On. Fabio Rampelli Capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia-AN nella quale si palesava da un lato l’urgenza e l’importanza dei lavori per la messa in sicurezza della SS275 e dall’altro l’importanza della stessa in quanto infrastruttura per un miglior deflusso del traffico dell’entroterra salentino”.

La Montinari, infine, scrive: “Il 18 novembre scorso davanti a parlamentari ed altri esponenti della politica e delle associazioni locali l’ANAS ha assunto l’impegno di approvare entro il 31/12 p.v. il progetto esecutivo. Nel frattempo l’incidente dei giorni scorsi ha macchiato di sangue per l’ennesima volta l’asfalto della strada maledetta. Le fiaccolate, i cortei delle associazioni Vittime della strada, i tavoli tematici e le interrogazioni parlamentari sono destinate a tradursi in nulla di fatto se la politica istituzionale non dà ascolto alle richieste dei cittadini. Il 31 dicembre è ormai alle porte ed il sospetto che le decisioni attese saranno ancora una volta procrastinate è legittimo. A questo punto la scrivente chiede a codesta spettabile Presidenza del Consiglio un commissariamento d’urgenza dell’opera e l’immediata messa in sicurezza dei tratti più pericolosi che incoraggiano le manovre imprudenti ed i sorpassi azzardati stante la mancanza dello spartitraffico oppure lo studio d’urgenza di un percorso alternativo nell’attesa che la burocrazia faccia il suo corso e le decisioni definitive vengano prese nei centri di potere. Le conseguenze della mancata sicurezza sulle strade e di una sbagliata e sconsiderata politica della prevenzione degli incidenti rappresentano una voce di bilancio della spesa pubblica non trascurabile e la SS275 ne è un caso canonico”.



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