Fabio e Mingo, il satirico duo di “Striscia la Notizia”, stavolta ha ‘pizzicato’ l’assessore regionale Fabrizio Nardoni, consegnandoli il 'provolone' per il caso dei contributi forniti all'emittente tv dove lavora la moglie. Su Twitter, inoltre, si moltiplicano le citazioni anche di personaggi del mondo dello spettacolo come i Sud Sound System e Nandu Popu: "Provolone a Nardoni, quello della Xylella" e così via. E che, peraltro, invitano palesemente alle dimissioni dell’esponente del governo regionale. “Cosa ancora più clamorosa è che persino Michele Emiliano ritwitti la richiesta di sue dimissioni sui social network” – questo il commento di Luigi Mazzei, consigliere regionale di Forza Italia.
“Povera Puglia – scrive in una nota stampa Mazzei – ancora una volta fa ridere l'Italia intera per l'inadeguatezza della sua classe politica regionale: da 'Striscia la notizia' a Twitter, l'assessore Nardoni mette in imbarazzo i cittadini ed è diventato un tormentone che ci saremmo volentieri evitati". Sempre secondo il consigliere salentino, se l'assessore avesse rassegnato le dimissioni, come richiesto proprio dallo stesso gruppo di centrodestra in tempi non sospetti, tutto questo non sarebbe accaduto. “E l'istituzione regionale sarebbe rimasta illesa da un clamore che ne sfiora il prestigio”.
Mazzei annuncia peraltro di aver ricevuto risposta all'interrogazione sul possibile rischio, per nulla scongiurato, della restituzione degli 87 milioni di euro di fondi europei. “L'assessorato ci tiene a farci sapere che al 27/10/2014 i fondi residui non sono 87 milioni ma 67!”. “Certo, evidentemente, dopo la nostra denuncia – prosegue – l'assessore si è dato da fare per cercare di salvare il salvabile…Come? Assumendo 32 Cococo per due anni”. “Un modo per scialacquare risorse utili al settore agricolo, scaldando i motori in vista delle elezioni regionali”.
Ma c'è di più: ai rilievi di Forza Italia sul ritardo nella programmazione, Nardoni ha replicato sostenendo che tutto stesse procedendo nel rispetto dei tempi e con regolarità. Eppure, nella determina n.619 del 27 ottobre, si legge infatti – evidenzia Mazzei – che il direttore dell'Area Politiche per lo Sviluppo Rurale, già a luglio scorso faceva richiesta di altro personale a supporto per il Psr, proprio per il ritardo nella programmazione e l'esigenza di accelerare. “Vista la presa di posizione del segretario Emiliano – conclude – a cui dovrebbe seguire il voto di sfiducia del gruppo consiliare del Pd, sarebbe il caso che Nardoni ne traesse le conseguenze per evitare un'ennesima figuraccia".