Non è solo la fastidiosissima “Xylella” a destare preoccupazione negli agricoltori salentini. Pensiamo, ad esempio, a quelle aziende che già vivono una situazione insostenibile. Un esempio pratico? Ricavi che non coprono più l'insieme dei costi produttivi e degli oneri tributari obbligatori. Basti pensare che, in tempi recenti, al settore è stata ridotta del 23% la quota dei consumi medi di gasolio ammessa alle agevolazioni. E, come se non fosse abbastanza, anche cancellata la deduzione del costo del lavoro agricolo a tempo determinato dalla base imponibile Irap.
Ecco perché la manifestazione di oggi organizzata da Copagri – davanti alla Camera dei deputati, in Piazza Montecitorio – vuole sensibilizzare i parlamentari e l'opinione pubblica rispetto all'iniquità dell'Imposta municipale unica (IMU), che colpisce le aziende agricole a partire dai fabbricati e dai beni strumentali (compresa la terra stessa).
Lo spirito della marcia contro il‘batterio killer’ (che sta danneggiando – tanto dal punto di vista economico quanto ambientale – buona parte del territorio) rivive oggi nel sit-in effettuato dall’associazione di categoria. Copargi manifesta nei confronti di una tassa che viene definita “contro l'impresa”, sottolineando la leggerezza e la superficialità di un provvedimento “creato solo nella logica di fare cassa, senza prima realizzare una concreta revisione della spesa laddove è possibile”.
Peraltro, c’è anche poca chiarezza. l'Istat dichiara, infatti, di non avere fornito alcun dato riguardante la classificazione delle zone montane, parzialmente tali o per nulla interessate, che invece si rifà ad una legge del 1952. Nessun aggiornamento, dunque, è stato apportato.
“Manifestiamo a Roma per un altro problema che grava sui nostri terreni – scrive in una nota Fabio Ingrosso, vicepresidente vicario di Copagri Puglia – l'Imu che riteniamo ingiusta, perché in un momento così particolare del nostro Paese, un momento di recessione senza precedenti, una decisione come il pagamento dell'IMU sui terreni agricoli colpisce tutti i cittadini che trovano nell'agricoltura l'unica fonte di sostentamento”.
L’Italia si appresta a vivere un anno importantissimo, quello che vedrà ospitare il mondo intero all’interno di Expo2015. Evento milanese che pone in primo piano l’argomento del cibo; o meglio, del buon cibo. Quello a cui tutti i popoli debbono attingere. E tutte queste problematiche (Xylella, Imu agricola, tasse salate) non contribuiscono certo a formare un biglietto da visita interessante agli occhi del pianeta.
