Nuovo ospedale del Salento, due sindaci salentini tornano alla carica con il presidente Emiliano

Ernesto Toma, sindaco di Maglie, e Ivan Stomeo, sindaco di Melpignano, chiedono lumi al presidente della Regione Puglia, e assessore alla Sanità, Michele Emiliano, in merito alla creazione di un nuovo polo ospedaliero nel Salento. E vanno giù duro.

Se ne discute da tempo, troppo tempo. Se più di un anno fa è stato il consigliere regionale del PD, Sergio Blasi, a chiedere al presidente della Regione, Michele Emiliano (titolare anche della delega alla Sanità) di dare risposte in merito alla realizzazione della nuova struttura ospedaliera che possa servire un territorio impoverito dal Riordino ospedaliero, oggi si fanno sentire due sindaci salentini: Ernesto Toma, primo cittadino di Maglie, e Ivan Stomeo, sindaco di Melpignano.
 
“Emiliano chiarisca le sue intenzioni. Il tempo è scaduto”, tornano così alla carica i due sindaci che, dopo aver approvato nei rispettivi consigli comunali una delibera con la quale invitavano Emiliano a dare risposte in merito al nuovo Ospedale del Salento, non tardano a rincarare la dose “Abbiamo deciso di approvare una delibera condivisa per invitare il Presidente Emiliano a dar seguito a due differenti atti, approvati dalla Giunta Regionale nel 2012 e nel 2015, che prevedevano non solo la realizzazione del nuovo Ospedale del Salento, ma anche l’individuazione dell’area, compresa tra Maglie e Melpignano, dove sarebbe dovuto sorgere. Attendiamo di capire dal Presidente, nonché assessore alla Sanità, quali siano le sue reali volontà, dal momento che, in barba alle delibere approvate da due Giunte differenti, in occasione delle visite ai nosocomi del barese, del febbraio scorso, ebbe a dichiarare “…dobbiamo costruire un nuovo ospedale ad Andria, perché abbiamo bisogno in quest’area di un ospedale di secondo livello. Non è prevista la costruzione di altri nuovi ospedali da nessuna parte”. Una doccia gelata, insomma, per il territorio salentino già fortemente provato da chiusura di nosocomi e reparti strategici. “È evidente che – proseguono Stomeo e Toma – di fronte a queste dichiarazioni, viene meno quello che è il requisito fondamentale che ogni amministratore del territorio deve necessariamente avere: la credibilità.”.
 
I due sindaci, in un’ottica di collaborazione vuole andare al di là delle appartenenze politiche,  sono sul piede di guerra e annunciano proteste: “Avvertiamo la necessità di porre in essere ogni iniziativa a tutela dell’immagine del nostro territorio e della dignità dei nostri cittadini, che da troppo tempo vengono quotidianamente presi in giro da una Regione assente, immobile ed insensibile e lo faremo dentro e fuori dai palazzi, nella consapevolezza che la salute della gente valichi ogni frontiera politica. Porteremo i cittadini nelle piazze a protestare contro chi pensa di prendersi beffa del Salento, che oramai sembra condannato ad un destino di isolamento. Non tarderemo a fare le barricate. Il tempo è scaduto”.



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