Un atto vile e spregiudicato quello della segreteria provinciale. Va giù pesante il consigliere provinciale uscente del Pd Alfonso Rampino, escluso all’ultimo momento dalle liste per le provinciali del 12 ottobre. Al fianco di Paolo Foresio, capogruppo del Partito Democratico a Palazzo Carafa e accompagnato dagli altri esponenti della cosiddetta minoranza interna al Pd di Lecce, ha spiegato in conferenza stampa le ragioni e soprattutto l’enorme disappunto nei confronti del segretario provinciale Salvatore Piconese, colpevole, a suo dire, di un grave atto di prevaricazione e di un vergognoso colpo di mano, con la partecipazione straordinaria del candidato presidente Massimo Manera.
“A Manera avrà fatto male la Taranta” ha detto con una battuta gelida Foresio, mentre Rampino assicurando la fedeltà al partito chiede e invoca un chiarimento perché un’azione così non è accettabile in un partito democratico di nome e di fatto.
"Gli autoconvocati erano fuori con venti minuti d’anticipo rispetto all’orario previsto, i giochi erano fatti, nessuno aveva più bisogno di loro e così è stata presentata una squadra senza due giocatori.
Chiunque voglia davvero vincere una partita deve mettere in campo una squadra forte e completa, cosa che Piconese non ha fatto. Il segretario di un partito al 40 per cento a livello nazionale non può permettersi – tuona Rampino – di presentare una squadra senza due giocatori. Tutto ciò risponde a una logica di parte. Piconese è evidentemente più preoccupato di mantenere ben salda la sua poltrona di segretario provinciale del Pd che non di vincere le elezioni contro il centrodestra di Gabellone."
La segreteria provinciale – afferma – ha fatto un danno ai militanti e ha mancato di rispetto a chi in questi ultimi 5 anni da protagonista a pieno titolo e a pieno ritmo e non da comparsa tra i banchi dell’opposizione a Palazzo dei Celestini ha contrastato puntualmente l’azione del centrodestra di Gabellone e compagnia bella.
Piconese si presenta con un pensiero chiaro, ribadito dallo strumento del potere che si chiama Massimo Manera – conclude Rampino – la paura di vedersi richiedere un cambio di passo alla segreteria provinciale”.
Ora l’opposizione interna rischia di trasformarsi in un’azione di guerriglia vera e propria. Rampino e Foresio assicurano che lavoreranno per battere il centrodestra, ma dall’espressione dei loro volti e dalle parole e i toni usati, è difficile credere che sarebbero contenti nell’assistere al trionfo di Manera e Piconese.