Il Piano di Riordino che tanto sta facendo discutere non esiste. La bozza che sta sollevando numerose polemiche alimentando da un lato lo scontro politico dall’altro l’insoddisfazione e la paura dei cittadini che temono di vedersi sottratti reparti e servizi, è appunto una bozza. Ed oggi, l’assessore alla Sanità, Donato Pentassuglia, ricevendo una delegazione di consiglieri regionali di Forza Italia composta da Ignazio Zullo, Erio Congedo, Luigi Mazzei, Giuseppe Pica, Antonio Scianaro, Giammarco Surico e Maurizio Friolo, è stato chiaro. Si è trattato “solo” di un difetto di comunicazione, il Piano dovrà essere discusso ovviamente in Consiglio e c’è tempo per ascoltare i territori.
«L’assessore a questo riguardo – si legge nella nota dei forzisti – ha spiegato che si tratta di una bozza iniziale di progettazione che ha inteso condividere preliminarmente con il presidente Vendola e ci ha rassicurati sulla nostra partecipazione costruttiva nella fase successiva».
Guardando la questione da un’altra angolatura si potrebbe dire però che il danno è stato fatto e sarà difficile porre rimedio, anche perché l’allarmismo ormai è imperante e solo per citare il discorso dei punti nascita sembra davvero difficile che due città importanti come Copertino e Gallipoli possano restare in silenzio vedendosi scippare i reparti di ostetricia e ginecologia che, invece, resterebbero a Scorrano e Galatina.
Insomma i riflettori sulla sanità pugliese che da un po’ di settimane è al centro dello scontro politico tra la giunta guidata da Nichi Vendola e l’opposizione di Via Capruzzi continuano a restare accesi. Nel mirino dei consiglieri di Forza Italia alcuni nodi irrisolti del sistema, molto spesso acuiti dalle lamentele dei cittadini che ritengono di pagare già troppo per la salute, non ricevendo in cambio prestazioni adeguate. Al centro degli scontri, molto spesso, la gestione delle Asl e le scelte del management che ricadono sugli operatori e sui pazienti.
Si era cominciato quest’estate con la difficile situazione in cui si è trovato il 118, passando poi per le assunzioni di dirigenti medici da una cooperativa emiliana. Quindi al centro del contendere il ticket da due euro per le prenotazioni al Cup nelle farmacie pugliesi e subito dopo il balzello da 47 euro richiesto per tutte quelle prestazioni passate da regime di «day hospital» a quello di «day service» anche se uno spiraglio dall’incontro di oggi sembra essere emerso «sul regime delle prestazioni in day service, Forza Italia, con la sua azione di pungolo, è riuscita a portare a segno un punto a favore pazienti tra cui i malati oncologici: l’assessore infatti, ha assicurato che verrà incontro alla nostra richiesta ed eliminerà le rigidità, tra cui la soglia del 2% per la chemioterapia, e altre e, non ultimo, ha dichiarato la sua disponibilità per venire incontro alla nostra richiesta di abolizione della tassa di 2 euro per la prenotazione delle visite nelle farmacie». Infine, i rumor sul Piano di Riordino che stanno mettendo in fermento numerosi centri del Salento che rischiano di veder depotenziati i loro nosocomi.
Nel colloquio di oggi Pentassuglia si è lamentato in merito alla gestione delle Asl in cui a suo dire ci sarebbe una mancanza totale di governance.
Un taglio più politico alle aperture al dialogo di Pentassuglia è stato espresso da Aldo Aloisi: “Anche sul piano di riordino il Pd frena in vista delle prossime elezioni: che siano primarie o secondarie, la sanità è puntualmente utilizzata per le convenienze elettorali del centrosinistra. Il Salento ha già pagato un prezzo salatissimo. I tagli di cui si parla per l’ospedale di Copertino, per esempio, rappresentano un ennesimo schiaffo al nostro territorio. La maggioranza vorrebbe rallentare la realizzazione del piano per fini elettorali; noi, invece, vorremmo che si fermasse l’iter, ma per poter avviare una fase di confronto col territorio nell’interesse dei cittadini. Per questo –conclude- invito ancora una volta l’Assessore Pentassuglia a condividere la bozza con i sindaci, per orientare le scelte verso il miglioramento del servizio ai cittadini e non in base ai desiderata del Pd”.