‘Perrone ha gettato la spugna’, ‘Paolo ha portato Lecce al top’. Rotundo e Gabellone danno i voti al Sindaco

Prosegue la querelle sul famoso post di Paolo Perrone contro i cosiddetti ‘boicottatori’, quelli che segnalando le criticità della città contribuirebbero a gettare discredito sulla Capitale del Salento.

Potenza di un post. Quello scritto da Paolo Perrone contro i ‘boicottatori’, che per parlare male della sua amministrazione parlerebbero male di Lecce mettendo in evidenza solo le criticità che si stanno verificando nel capoluogo a causa della più grossa mole di turisti mai vista nel Tacco d’Italia e nella sua capitale, sta provocando un vespaio di polemiche che rischiano di scavalcare i problemi stessi che la città sta vivendo per impantanarsi, invece, in una polemica di carattere politico.

Dopo gli interventi di ieri del segretario cittadino del Partito Democratico, Fabrizio Marra e del coordinatore Provinciale di Forza Italia Paride Mazzotta, torna sull’argomento Antonio Rotundo che trae spunti dalle riflessioni di questi giorni per chiedere addirittura le dimissioni di un sindaco che vede demotivato e poco attento alle questioni di città: ‘Spero di sbagliarmi ma l'impressione abbastanza diffusa in città è come se – da qualche mese a questa parte in particolare dalla bocciatura della candidatura di Lecce a capitale europea della cultura 2019 – la Giunta Perrone si fosse fermata quasi avesse perso motivazione, slancio e spinta propulsiva mentre la città al contrario chiede di essere governata e tante problematiche vecchie e nuove sollecitano risposte urgenti che non arrivano, dal pug alla chiusura del centro storico, dalla fascia costiera al degrado urbano, dall'emergenza casa alla qualità dei servizi, solo per citarne alcune. Insomma è come se Perrone giunto alla fase finale del secondo mandato avesse gettato la spugna e l'attuale immobilismo e assenza di iniziativa dovessero diventare la cifra di questa amministrazione sino alla sua conclusione nella primavera 2017. Credo che sarebbe meglio andare al voto al più presto possibile per evitare che la città vada alla deriva’.

A scendere in campo per difendere il primo cittadino ci pensa il Presidente della provincia di Lecce Antonio Gabellone, ricordando gli straordinari traguardi raggiunti da Lecce grazie all’incisività di Perrone, traguardi che hanno portato  la città di Lecce ad essere dapprima tra le 6 finaliste candidate a diventare Capitale Europea della Cultura per il 2019 e successivamente nominata Capitale Italiana della Cultura per il 2015. Si tratta di mete importanti che Gabellone imputa alla capacità del sindaco prima ancora che alla forza attrattiva in sé della cittadina.

È  sotto gli occhi – scrive l'inquilino di Palazzo dei Celestini – di tutti la qualità degli interventi urbani prodotti negli anni dall'Amministrazione guidata da Paolo Perrone e immediatamente visibili da milioni di turisti in questi anni di esplosione turistica della città barocca. Non possiamo negare i meriti di Perrone in questa valorizzazione urbana, che è sottoposta alla prova del nove quotidiana di un flusso inimmaginabile quanto benefico di turisti. Soffermarsi oggi in una polemica molto provincialistica di addebiti personali al Sindaco, senza ricordare sull'altro piatto della bilancia i meriti strettamente personali di Perrone, e' una vicenda poco lusinghiera che ci relega e ci attorciglia in inutili campagne solo ed esclusivamente denigratorie e pessimistiche. Lecce va difesa da tutti, amata da tutti, sostenuta soprattutto all'esterno da tutti; lo sappiamo benissimo che ovunque tutto è migliorabile e perfettibile, ma guardiamo ai risultati straordinari sin qui prodotti e alla qualità del turismo nel borgo antico, dai giudizi di turisti estasiati da Lecce e dalle sue bellezze, dal calore della sua gente e dalla pulizia dei suoi ambienti. Miglioriamo insieme, ma non dimentichiamo quanto e' stato fatto’.

Chissà se alla luce di tante polemiche Paolo Perrone, di ritorno da New York, riscriverebbe quel post. Forse sarebbe più accomodante e inviterebbe tutti alla collaborazione per migliorare i servizi di una città che non è mai stata così ambita dai turisti come oggi. Ma i post non si possono cancellare del tutto e adesso bisogna fare i conti con quello che si è scritto. Piaccia o non piaccia.



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