Xylella, presidio in Piazza Mazzini. Emiliano annuncia: “Assessorato all’Agricoltura delocalizzato a Lecce”

Il Governatore di Puglia presente alla manifestazione ha dichiarato che per quel che riguarda l’emergenza l’Assessorato avrà una sede nel capoluogo.

C’è chi è giunto intorno alla mezzanotte e chi, invece, è arrivato alle prime luci dell’alba.

È stato un risveglio fuori dal comune, questa mattina, quello dei residenti di Piazza Mazzini a Lecce. Alle 06.45, infatti, a fare da sveglia ai sonni degli abitanti del centro commerciale del capoluogo, ci ha pensato il suono del clacson dei trattori degli agricoltori salentini, arrivati a Lecce per dare vita a una nuova protesta contro l’emergenza xylella e, nello specifico a un presidio.

Con loro di buon’ora anche il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

“Quella di oggi da parte mia è una presenza di appoggio agli agricoltori al di là delle polemiche”, ha affermato il numero uno di Lungomare Nazario Sauro.

Le richieste da soddisfare

“Adesso non mi interessa giudicare il fatto se qualcuno si sia svegliato tardi o meno. C’è molto bisogno di aiuto, la Puglia sta facendo il suo, abbiamo raccolto tutte le energie possibili, avviato una mobilitazione che sarà permanente finché le nostre richieste non saranno soddisfatte, abbiamo messo in campo tutti i soldi a disposizione, un supplemento rispetto alle somme già comprese nel Psr di 110milioni di euro.

Purtroppo, però, non bastano, sono una goccia nel mare e per questo abbiamo fatto una richiesta al Governo di 500milioni di euro in tre anni per ricostruire il paesaggio dell’olivicoltura nel Salento. Questi sono elementi di fondamentale importanza per tutta l’economia e non solo per quella agricola.

Ci siamo resi conto, ahinoi, che senza la protesta non si va molto lontano. Per quel che mi riguarda è dura per me, che ho una storia personale diversa, che non sono mai passato con il rosso, partecipare a un presidio e anche per gli agricoltori è lo stesso. Loro non parcheggiano i trattori in Piazza Mazzini a Lecce perché vogliono violare le regole, bensì, per chiedere di essere ascoltati”

L’incontro con il Presidente Conte

“Il Presidente del Consiglio Conte, che il caso ha voluto che venisse a Lecce domani, riceverà una delegazione di agricoltori e dovrà dire se questo piano speciale per il Salento potrà essere varato. Mi chiedono di fare presente il fatto che nei confronti di altre regioni che hanno avuto l’emergenza dei pini è arrivata una valanga di soldi per il loro reimpianto e per gli ulivi che sono che sono l’identità stessa dell’Italia, della cucina italiana, della bellezza del Salento, lesinano un contributo che tra l’altro sarebbe un toccasana per migliaia e miglia di agricoltori e giovani agricoltori che potrebbero continuare a sperare. Cerco di spiegare che questa è la situazione del Sud che viene continuamente discriminato, nonostante lavori, si sacrifichi, faccia il proprio dovere.

In Puglia non possiamo fare molta autocritica, stiamo facendo da molti anni il nostro dovere e adesso abbiamo bisogno di aiuto da parte dell’Italia e abbiamo fatto tutto ciò che potevamo con le nostre risorse.

Questo aiuto, tra l’altro, non aggraverà certo il bilancio dello Stato, non abbiamo chiesto una somma spaventosa, ma bisogna anche snellire le procedure. Abbiamo, purtroppo, i vincoli paesaggistici nazionali – quelli regionali sono stati tutti rimossi – che incidono sul lavoro di svellere le piante malate e reimpiantare quelle di specie resistente. Questo lavoro deve essere veloce e devo anche dire che deve essere basato sull’onestà di tutti, perché chi chiede risorse per fare il reimpianto deve, poi, prendere parte a qualcosa che interessa tutta la comunità, una vera e propria funzione pubblica atta a far rinasce il paesaggio e l’olivicoltura.

Adesso c’è una strategia, la stiamo convivendo e non bisogna litigare, neanche con il Ministro Barbara Lezzi che alla volte è singolare nelle sue iniziative. Non fa niente!!! Lunedì incontrerà gli agricoltori e siamo contenti, purchè si risolva il problema e purchè si percorra tutti la stessa direzione.

Una risposta concreta dall’incontro con Conte

“Non penso che il bilancio dello Stato Italia, ripeto, possa essere alterato dalle richiesta che abbiamo fatto di 500milioni  in tre anni. Qualcuno mi dice che sono pochi, ma noi siamo persone serie, non spariamo un miliardo per poi arrivare a 500. Abbiamo chiesto quella somma e tanto ci devono dare perché questa è la nostra valutazione. Se saranno necessarie alte risorse successivamente se ne parlerà. Penso che se il Presidente Conte è informato su tutto ciò che sta accadendo e accetta di dialogare con una delegazione, non penso che lo faccia senza sapere cosa dire. Quando l’altro giorno ho incontrato la rappresentanza degli agricoltori, ho fatto due conti prima di venire e ho cercato di capire cosa potessi mettere in campo, la stessa cosa dovrà fare il Presidente del Consiglio”.

Delocalizzazione dell’Assessorato all’Agricoltura a Lecce

Trasferiremo qui tutta la struttura che dovrà occuparsi di questo problema. Bisogna ammetterlo, l’Assessorato all’Agricoltura, anche a causa della complessità burocratica di queste regole è andato in tilt di fronte ai problemi. Uno di questi riguarda quello del reimpianto delle specie resistenti in zone paesaggistiche; ci sono funzionari che devono recarsi sui luoghi e prendere atto della situazione, verificare che la pianta sia effettivamente morta, dare l’autorizzazione a sostituirla, una vera e propria operazione fuori dal mondo.

Penso che bisognerà affidarsi ad autocertificazioni di tecnici locali e agli stessi coltivatori che, ovviamente, si dovranno comportare in modo corretto. Qui la correttezza ci deve essere sempre ma, soprattutto, diventa sacra perché stiamo ricostruendo il paesaggi e l’olivicoltura. Non si tratta di un contributo per acquistare un trattore, per esempio, è qualcosa di molto più serio e per questo ho invitato tutti alla reciproca sorveglianza. Quando si inizierà a erogare le somme bisognerà impiegarle per lo scopo per le quali sono state stanziate, perché si tratta di denaro proveniente dal sacrificio di tutti gli italiani e di tutti i pugliesi che stanno aiutando il Salento e bisognerà comportarsi, come sempre, da persone perbene e oneste”.



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