Primarie, dopo il disastro la Lega raccoglie i cocci. Vicina la resa dei conti tra Marti e Caroppo

Svolte le primarie del centrodestra, testa a testa tra Congedo e Messuti. Spagnolo, distaccatissimo, non ha potuto contrare sul sostegno del partito.

Come era prevedibile immaginare, la vera sfida nel centrodestra inizia esattamente all’indomani delle primarie. Se Erio Congedo può festeggiare una faticosa, faticosissima vittoria e Gaetano Messuti può prendere atto della bella prestazione elettorale offerta, in casa della Lega si leccano le ferite.

Parlare di debacle per il partito di Salvini è assolutamente appropriato. Scarso il risultato di Mario Spagnolo, vicino al 7% dinanzi agli altri competitor che, invece, sforavano abbondantemente la soglia del 40%. Nelle urne, i voti per il segretario cittadino della Lega sono stati calcolati con il contagocce a dimostrazione di un disinteresse, anzi, di un disimpegno del “Carroccio” nei confronti del proprio uomo. C’è chi ieri, durante lo spoglio, ci scherzava su: “Forse Caroppo aspettava i voti di Marti, forse Marti aspettava i voti di Caroppo… e alla fine a stento si sono trovati quelli di Spagnolo”.

Nei giorni precedenti, già circolavano voci sul sostegno del senatore leghista Roberto Marti agli altri candidati: chi giurava di un supporto a Messuti, chi era certo di un appoggio a Congedo, visto il patto di ferro con il leader di Andare Oltre, Pippi Mellone.

In pochi, quasi nessuno, credevano al sostegno da parte del senatore leghista a quello che sarebbe dovuto essere il suo candidato. Ma Marti, proprio il giorno della presentazione di Spagnolo alla stampa, aveva giurato fedeltà alla Lega, dicendo davanti a tutti: “Vedrete la sera del 17 marzo, dopo lo spoglio, se il sottoscritto ha o non ha appoggiato Spagnolo”.

Evidentemente, alla fine, Marti ha deciso di non appoggiare Spagnolo, raccogliendo l’ira funesta del Segretario regionale, Andrea Caroppo e del Segretario provinciale, Elisa Rizzello che pare vogliano investire addirittura gli organi nazionali per la triste vicenda interna al Carroccio.

È stata convocata con urgenza, in mattinata, una conferenza stampa che proverà a fare luce sulla situazione e, finalmente, si capiranno i rapporti tra quelle che sembrano essere ormai due fazioni tra loro inconciliabili: da un lato, i fedeli al segretario regionale e dall’altro, i sostenitori del senatore. Le primarie hanno soltanto squarciato il velo dell’ipocrisia.