Pierpaolo Patti, firma la candidatura per le primarie del centrosinistra a Lecce

Dopo il passo indietro di Sergio Signore la settimana scorsa, il capogruppo di “Progetto Città” è rimasto l’unico a sfidare Carlo Salvemini

Ancora un mese di tempo e il Centrosinistra di Lecce sarà chiamato a svolgere, il 26 novembre, nei vari gazebo di città le elezioni primarie per scegliere il candidato a sindaco di coalizione in occasione delle elezioni amministrative della Primavera 2024 che eleggerà il nuovo numero uno di “Palazzo Carafa”.

Dopo il passo indietro della settimana scorsa di Sergio Signore, a rimanere in pista per contendere il ruolo di candidato al primo cittadino uscente, è rimasto il consigliere Pierpaolo Piatti..

Dopo l’ufficialità di Carlo Salvemini nei giorni scorsi, nella giornata di oggi è stata la volta del  capogruppo della lista “Progetto Città”, che ha consegnato la sua candidatura.

“Nella tarda mattinata di oggi,  ho firmato e consegnato la candidatura alle elezioni primarie del prossimo 26 novembre”, afferma Patti in una nota fatta pervenire alle redazioni.

“Approfitto innanzitutto per  ringraziare le centinaia di cittadini e cittadine che, in pochissime ore, hanno voluto sostenerla. Ma non solo: ringrazio anche le forze politiche, le realtà associative ed il consigliere Saverio Citraro, che l’hanno sottoscritta.

È una sfida collettiva, che deve vederci uniti, perché, come dimostra la tornata elettorale di Foggia ieri, i cittadini apprezzano i progetti collegiali, condivisi e partecipati.

In questi anni, rimanendo sempre all’interno della maggioranza, ho provato a portare un punto di vista spesso competitivo sul terreno politico. Per questo credo che ‘la città giusta’, possa rappresentare la chiave di lettura delle politiche che proponiamo per la nostra amata Lecce: non vedo l’ora di raccontarla, condividerla e integrarla, come sempre, per strada, tra i cittadini e le cittadine.

Oggi, voglio dire con forza che abbiamo tutte e tutti la possibilità di dire la nostra, in totale libertà: l’importante è che ci si senta protagonisti e partecipi del futuro che vogliamo costruire. Insieme.

Care e cari tutti, possiamo dire la nostra, dobbiamo dire la nostra – conclude – al di fuori di apparati e sistemi di potere: abbiamo lo strumento della partecipazione. Scegliamo con coraggio e responsabilità.

Continueremo ad incontrare e confrontarci con i cittadini e le cittadine, come abbiamo sempre fatto”.



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