Primarie PD, Andrea Caroppo: ‘Emiliano cominci a pensare ai problemi della Puglia’

Secondo il capogruppo di Forza Italia al consiglio regionale, Michele Emiliano dopo il flop incassato alle primarie del Pd dovrebbe riflettere e cominciare a comportarsi da Presidente della Regione Puglia, ruolo per cui è stato eletto dai cittadini.

Per Michele Emiliano quel 10,49% ottenuto alle Primarie del Partito Democratico è «un risultato straordinario». Del resto, nella corsa contro Matteo Renzi e il guardasigilli Andrea Orlando, il governatore pugliese ha incontrato non poche difficoltà: dalla rottura del tendine di Achille mentre si stava dilettando in una danza folkloristica calabro-albanese ad Acquaformosa che ha ‘frenato’ la campagna elettorale nel momento clou, all’esclusione per la mancanza delle firme necessarie dalle liste in Lombardia e Liguria, regioni dove il suo nome non è comparso nella scheda.  
   
Non è dello stesso avviso il capogruppo di Forza Italia al consiglio regionale pugliese, Andrea Caroppo che non usa mezzi termini per definire l’avventura del Presidente-candidato alla segreteria dem: un fiasco. «Anche il Presidente Vendola – ricorda Caroppo – partecipò alle primarie: le sue velleità nazionali si infransero miseramente e soprattutto la Puglia che amministrava finì nel caos politico e nell’abbandono amministrativo. Il Presidiante Emiliano ha voluto emularlo ottenendo però la metà dei consensi ottenuti dal suo predecessore: sarebbe il caso che riflettesse e cominciasse ad amministrare la Puglia».
  
Insomma, per il consigliere regionale azzurro il magistrato-politico, nonostante sia stato eletto per governare la Puglia, dal primo giorno avrebbe dimostrato di non avere a cuore i problemi amministrativi, come dimostrano gli alberi di ulivo condannati a morte dalla Xylella fastidiosa. Per questo, per Caroppo è arrivato il momento che Emiliano chiuda questa parentesi e cominci a fare davvero e con responsabilità il Presidente della Regione. «Ciò – conclude – per i cittadini pugliesi che lo hanno eletto e lo pagano»



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